Il Glossario degli eventi estremi

Le parole chiave per comprendere gli effetti dei cambiamenti climatici che vediamo accadere sui territori. Uno strumento nato dal progetto Sentinelle Climatiche, per il monitoraggio partecipato degli eventi estremi con protagoniste le scuole.

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Cosa sono gli eventi estremi?

 

L’IPCC definisce estremo un evento meteorologico raro per una determinata località e/o per un determinato periodo dell’anno. In questo senso estremo può essere considerato sinonimo di straordinario. Generalmente quindi, si considera estremo un evento meteorologico che supera – in intensità o in frequenza – una certa soglia statistica bastata su un campione significativo di osservazioni meteorologiche, in genere almeno trent’anni. Ma si può considerare estremo pure un fenomeno meteorologico che – sebbene non particolarmente raro – abbia per una serie di combinazioni locali, generato danni importanti o vittime.

È importante notare che in questo glossario verranno considerati non solo gli eventi meteorologici, ma anche alcuni eventi estremi il cui aumento è attribuibile al riscaldamento globale. Abbiamo voluto infatti includere nell’analisi fenomeni, quali gli incendi, che nel corso degli ultimi anni sono aumentati proprio a causa del cambiamento climatico, provocando impatti significativi nei territori in cui viviamo.

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GLOSSARIO


Alluvione / Allagamento

Un allagamento si verifica quando una zona o una superficie viene coperta da una quantità eccessiva di acqua, comportando lo straripamento dei normali confini di un corpo idrico (ad esempio fiumi e laghi) o l’accumularsi di acqua su una determinata area normalmente non sommersa. Questo può accadere per diversi motivi, tra cui forti piogge, fusione della neve, innalzamento del livello del mare o altri eventi meteorologici che portano a un accumulo di acqua su una determinata area.

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Caldo anomalo

Con caldo anomalo si intende un periodo di tempo in cui le temperature sono significativamente superiori rispetto alla media stagionale nella zona interessata. Perciò, nonostante questi eventi siano spesso associati alle ondate di calore che si verificano nei mesi estivi, non esistono valori assoluti di temperature o una determinata stagione per definire un periodo caratterizzato da caldo anomalo: esso sarà al contrario sempre relativo ad una specifica area geografica e periodo dell’anno.

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Frana

Una frana è un evento geologico in cui una massa di terreno, roccia o detriti si muove in modo improvviso e scivola lungo una superficie inclinata sotto l’azione della forza di gravità. Solitamente una frana è caratterizzata dal distacco dai versanti montuosi o in genere dai terreni in pendio, con conseguente discesa in basso, di masse spesso ingenti di materiali rocciosi. In generale esistono diverse tipologie di frane, tra cui frane di detrito (composte da roccia e suolo), frane di roccia (con blocchi di roccia solida) o colate detritiche (con un mix di acqua, fango e detriti).

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Fulmine

Il fulmine è un fenomeno meteorologico caratterizzato da scariche elettriche improvvise che si manifestano con un lampo di luce e un successivo tuono. Questo fenomeno può verificarsi all’interno di un temporale, quando ci sono forti correnti d’aria verticali che favoriscono la separazione delle cariche elettriche all’interno delle nubi. I fulmini possono causare notevoli danni, i cambiamenti climatici possono aumentare l’aumento della frequenza e l’intensità delle tempeste di fulmini. 

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fulmine

 

Gelo intenso

Con gelo intenso si intendono condizioni meteorologiche in cui le temperature scendono significativamente al di sotto del punto di congelamento (0° C nel caso dell’acqua), causando la solidificazione di acqua e altri liquidi. In generale, l’espressione si usa per descrivere un freddo estremo che può avere un impatto significativo sull’ambiente circostante. Le condizioni di gelo intenso possono portare alla formazione di ghiaccio su strade, marciapiedi e superfici acquatiche, rendendo le aree esterne pericolose.

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Grandine

La grandine è un fenomeno meteorologico caratterizzato dalla caduta di grani di ghiaccio di dimensioni variabili. La grandine si forma partendo da gocce d’acqua in nubi temporalesche a sviluppo verticale (cumulonembi), nello specifico quando le gocce d’acqua nell’aria vengono sollevate da forti correnti ascensionali. Queste gocce d’acqua si congelano attorno a impurità sospese nell’aria, creando piccoli nuclei di ghiaccio.

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Incendio

Un incendio può essere definito come un fenomeno di combustione che si sviluppa in modo non controllato e potenzialmente distruttivo. Si verifica quando materiali che possono bruciare rapidamente entrano in contatto con aria e calore sufficiente per iniziare e mantenere la combustione attraverso un processo chiamato ossidazione. Le tipologie principali di incendi includono quelli all’aria aperta e quelli al chiuso. Gli incendi all’aria aperta si verificano principalmente in ambienti naturali come foreste, praterie e arbusti.

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Inondazione / Piena dei fiumi

Le piene dei fiumi sono eventi in cui l’acqua di un fiume fuoriesce dall’alveo, riversandosi nelle zone circostanti. Tali fenomeni sono generati da un aumento della portata dei fiumi, che si realizza a causa di un riversamento in essi di acqua generata da determinati eventi meteorologici (ad esempio forti piogge o aumenti delle temperatura tali da causare rapida fusione di neve). Se questi deflussi superano la capacità di normale smaltimento del fiume, si verifica una piena.

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Mareggiata

Una mareggiata è un aumento temporaneo e significativo del livello del mare lungo le coste, causato principalmente da forti venti, basse pressioni atmosferiche o eventi meteorologici come cicloni tropicali. Questi fattori possono generare onde molto elevate che si spostano verso la riva, portando con sé un aumento del livello del mare. Le mareggiate possono causare inondazioni costiere, danni alle infrastrutture, erosione della spiaggia e impatti negativi sulla vita marina e sulle comunità costiere.

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Nevicata

Una nevicata è un evento meteorologico caratterizzato dalla caduta di neve, una precipitazione atmosferica costituita da cristalli di ghiaccio dalla forma esagonale più o meno ramificata, spesso aggregati tra loro in fiocchi le cui dimensioni possono raggiungere qualche centimetro. Tali precipitazioni sono originate dal forte raffreddamento del vapore acqueo delle nubi. Se i cristalli attraversano strati di atmosfera a temperatura positiva, fondono e si trasformano in pioggia.

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Nubifragio

Un nubifragio (detto erroneamente “bomba d’acqua”), può essere definito come una precipitazione piovosa, spesso temporalesca (cioè accompagnata da tuoni e fulmini) caratterizzata da intensità elevata ovvero quantità abbondanti in un breve periodo di tempo, spesso accompagnate da rovesci di grandine e forti folate raffiche di vento, che possono provocare effetti disastrosi. I nubifragi possono portare ad allagamenti in determinate aree, causando danni significativi a edifici e infrastrutture che potrebbero risultare danneggiate dall’eccessiva presenza di acqua.

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Pioggia intensa

Le piogge intense si riferiscono a eventi di precipitazioni in quantità molto elevate che si verificano o concentrate in un relativamente breve periodo di tempo (poche ore) o si protraggono per più giorni consecutivi. Questi episodi possono portare a inondazioni, allagamenti, piene dei fiumi nonché a problemi legati all’eccesso di acqua in agricoltura. Il riscaldamento globale dovuto all’aumento dei gas serra in atmosfera, può influenzare sia l’intensità sia la frequenza delle piogge intense.

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Tromba d’aria / Tornado

Una tromba d’aria o tornado è un fenomeno meteorologico descrivibile come una massa d’aria vorticosa che si muove per lunghe o brevi distanze, ruotando su se stessa. Si tratta di un vortice d’aria estremamente violento e localizzato che si estende dalla base di una nube temporalesca (cumulonembo) fino al suolo, con una forma a imbuto. Si origina infatti quando una corrente d’aria instabile, spesso associata a un temporale, si trova in un ambiente favorevole alla rotazione.

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Valanga

Una valanga è un rapido movimento di una massa di neve che precipita lungo un pendio montuoso per effetto della gravità. Si verifica quando, per determinate cause (sovraccarico di neve fresca, cambiamenti nella temperatura, vibrazioni sismiche, rumori, vento o/e azioni umane, come lo sci o l’alpinismo) viene a rompersi l’equilibrio in cui la massa di neve si trovava, staccandosi dalla superficie sottostante e scivolando a valle.

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Vento forte

Se il vento può essere definito come quello spostamento di masse d’aria per differenze di temperatura e di pressione che si determinano fra una zona e l’altra dell’atmosfera, con il termine vento forte ci si riferisce a venti con una velocità superiore a quella considerata normale per una determinata area o regione. La velocità del vento è generalmente misurata in metri al secondo (m/s) o in nodi. Un vento è considerato forte quando supera una certa soglia, che può variare in base agli standard locali.

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NETWORK

 

Sentinelle Climatiche è un progetto finanziato da AICS (Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo) e promosso da A Sud assieme a un ampio partenariato che mette assieme terzo settore e mondo scientifico. Sono partners del progetto: CospeUn Ponte per, Resilea, PalmananaDocenti senza frontiereCDCASocietà Meteorologica ItalianaIsmed-CNR,

 

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Le opinioni espresse nei contenuti e nei documenti prodotti nell’ambito del progetto Sentinelle Climatiche non impegnano in alcun modo l’AICS, che non è responsabile per l’uso che potrebbe essere fatto delle informazioni in esso/in essa contenute.

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