Con caldo anomalo si intende un periodo di tempo in cui le temperature sono significativamente superiori rispetto alla media stagionale nella zona interessata. Perciò, nonostante questi eventi siano spesso associati alle ondate di calore che si verificano nei mesi estivi, non esistono valori assoluti di temperature o una determinata stagione per definire un periodo caratterizzato da caldo anomalo: esso sarà al contrario sempre relativo ad una specifica area geografica e periodo dell’anno. Quando il caldo anomalo si verifica in estate con temperature che creano forte disagio fisico (in genere oltre i 35 °C), si è in presenza di un’ondata di calore.
Le cause di un caldo anomalo possono variare e sono influenzate da diversi fattori, tra cui cambiamenti nella circolazione atmosferica, eventi meteorologici estremi, o cambiamenti climatici a lungo termine.
In generale il riscaldamento globale dovuto all’aumento delle emissioni di gas serra contribuisce a periodi più frequenti e intensi di caldo anomalo. Questi eventi climatici possono avere vari impatti sugli ecosistemi, tra cui stress termico sulla salute umana, che può generare un aumento della mortalità per ipertermia; danni alle colture, dovuti ad esempio alle scottature solari alle coltivazioni e aumento degli incendi boschivi.
Questa definizione è parte del Glossario degli eventi estremi del progetto Sentinelle Climatiche.
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Sentinelle Climatiche è un progetto promosso da A Sud con Cospe, Un Ponte per, Resilea, Palmanana, Docenti senza frontiere, CDCA, Società Meteorologica Italiana, Ismed-CNR, finanziato da AICS (Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo)