Tromba d'aria / Tornado

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Una tromba d’aria o tornado è un fenomeno meteorologico descrivibile come una massa d’aria vorticosa che si muove per lunghe o brevi distanze, ruotando su se stessa. Si tratta di un vortice d’aria estremamente violento e localizzato che si estende dalla base di una nube temporalesca (cumulonembo) fino al suolo, con una forma a imbuto. Si origina infatti quando una corrente d’aria instabile, spesso associata a un temporale, si trova in un ambiente favorevole alla rotazione. La sua azione distruttiva può variare notevolmente a seconda dell’intensità e della durata, con venti che possono superare i 300 km/h. La scala Fujita misura l’intensità dei tornado e ha 5 gradi, da F1 a F5.

I danni causati da una tromba d’aria possono includere distruzione di edifici e infrastrutture, linee elettriche, arrivando a rompere vetri, scoperchiare tetti, abbattere muri e distorcere tralicci dell’alta tensione, sradicamento degli alberi; sollevamento di oggetti pesanti, incluse persone ed animali con esiti spesso mortali; inondazioni, a causa di piogge intense associate al passaggio della cella temporalesca.

Il riscaldamento globale può aumentare la frequenza e l’intensità delle trombe d’aria attraverso l’aumento dell’energia disponibile nella troposfera, lo strato più basso dell’atmosfera. Questo può favorire lo sviluppo di temporali intensi e potenzialmente di trombe d’aria.


Questa definizione è parte del Glossario degli eventi estremi del progetto Sentinelle Climatiche.

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