Manifestazione per la pace
L’associazione A Sud Onlus aderisce alla manifestazione per la pace del 5 novembre a Roma indetta dalla Rete Italiana Pace e Disarmo. Il concentramento è previsto alle 12.00 di Sabato 5 Novembre 2022 in Piazza della Repubblica, con partenza del corteo prevista per le 14.00.
“Condanniamo con forza l’escalation militare in Ucraina, il nazionalismo, il militarismo e l’accaparramento forzoso delle risorse e ci schieriamo dalla parte delle cittadine e cittadini della società civile contrari al perdurare di questa guerra” – dichiara Laura Greco, la presidente di A Sud Onlus.
“Come associazione ambientalista, crediamo che la difesa della pace vada di pari passo con la difesa dell’ambiente. Il conflitto sta confermando quanto è lontano un futuro libero dai combustibili fossili e dal potere politico e militare che deriva dal loro controllo. Guerra e crisi climatica sono prodotti dello stesso sistema, basato su sfruttamento, concentrazione di potere e risorse, devastazione ambientale e violazione dei diritti. Esprimiamo dunque solidarietà alla popolazione ucraina e chiediamo che tutti gli Stati coinvolti nel conflitto si fermino di fronte all’orrore che la guerra ha già causato e che continuerà a causare in termini di perdite di vite umane, ma anche di enormi conseguenze economiche, sociali e ambientali” – conclude Laura Greco.
Il manifesto della Rete Italiana Pace e Disarmo
Di seguito il manifesto della Rete Italiana Pace e Disarmo per la manifestazione a Roma di sabato 5 novembre:
Al bando tutte le armi nucleari. Solidarietà con il popolo ucraino e con le vittime di tutte le guerre.
Concentramento ore 12.00 – piazze e percorso saranno comunicate nei prossimi giorni.
L’ombra della guerra atomica si stende sul mondo.
La minaccia nucleare incombe sul mondo. È responsabilità e dovere degli stati e dei popoli fermare questa follia. L’umanità ed il pianeta non possono accettare che le contese si risolvano con i conflitti armati. La guerra ha conseguenze globali: è la principale causa delle crisi alimentari mondiali, ancor più disastrose in Africa e Oriente, incide sul caro-vita, sulle fasce sociali più povere e deboli, determina scelte nefaste per il clima e la vita del pianeta. La guerra ingoia tutto e blocca la speranza di un avvenire più equo e sostenibile per le generazioni future.
Questa guerra va fermata subito.
Condanniamo l’aggressore, rispettiamo la resistenza ucraina, ci impegniamo ad aiutare, sostenere, soccorrere il popolo ucraino, siamo a fianco delle vittime. Siamo con chi rifiuta la logica della guerra e sceglie la nonviolenza.
L’inaccettabile invasione dell’Ucraina da parte della Russia ha riportato nel cuore dell’Europa la guerra che si avvia a diventare un conflitto globale tra blocchi militari con drammatiche conseguenze per la vita e il futuro dei popoli ucraino, russo e dell’Europa intera. Siamo vicini e solidali con la popolazione colpita, con i profughi, con i rifugiati costretti a fuggire, ad abbandonare le proprie case, il proprio lavoro, vittime di bombardamenti, violenze, discriminazioni, stupri, torture.
Questa guerra va fermata subito. Basta sofferenze. L’Italia, l’Unione Europea e gli stati membri, le Nazioni Unite devono assumersi la responsabilità del negoziato per fermare l’escalation e raggiungere l’immediato cessate il fuoco. È urgente lavorare ad una soluzione politica del conflitto, mettendo in campo tutte le risorse e i mezzi della diplomazia al fine di far prevalere il rispetto del diritto internazionale, portando al tavolo del negoziato i rappresentanti dei governi di Kiev e di Mosca, assieme a tutti gli attori necessari per trovare una pace giusta. Insieme con Papa Francesco diciamo: “Tacciano le armi e si cerchino le condizioni per avviare negoziati capaci di condurre a soluzioni non imposte con la forza, ma concordate, giuste e stabili”.
L’umanità ed il pianeta devono liberarsi dalla guerra.
Chiediamo al Segretario Generale delle Nazioni Unite di convocare urgentemente una Conferenza Internazionale per la pace, per ristabilire il rispetto del diritto internazionale, per garantire la sicurezza reciproca e impegnare tutti gli Stati ad eliminare le armi nucleari, ridurre la spesa militare in favore di investimenti per combattere le povertà e di finanziamenti per l’economia disarmata, per la transizione ecologica, per il lavoro dignitoso.
Occorre garantire la sicurezza condivisa.
Le guerre e le armi puntano alla vittoria sul nemico ma non portano alla pace: tendono a diventare permanenti ed a causare solo nuove sofferenze per le popolazioni. Bisogna invece far vincere la pace, ripristinare il diritto violato, garantire la sicurezza condivisa. Non esiste guerra giusta, solo la pace è giusta. La guerra la fanno gli eserciti, la pace la fanno i popoli.
L’Italia, la Costituzione, la società civile ripudiano la guerra. Insieme esigiamo che le nostre istituzioni assumano questa agenda di pace e si adoperino in ogni sede europea ed internazionale per la sua piena affermazione.
CESSATE IL FUOCO SUBITO, NEGOZIATO PER LA PACE!
ONU convochi una Conferenza internazionale di pace.
Per adesioni: segreteria@retepacedisarmo.org