L’educazione ecologista pone al centro della pratica educativa le relazioni socio-ambientali: ogni individuo non è un’unità isolata e disgiunta dal resto ma parte integrante di un eco-sistema umano e non umano.

Si tratta di concepire la società come una rete complessa in cui le varie forme di ingiustizie presenti (vulnerabilità ambientali e climatiche, economiche, sociali, culturali, di genere e di razza, la povertà educativa, la salute e il lavoro) non possono essere considerate separate tra loro. L’educazione ecologista ha l’obiettivo di tener conto di questa complessità per riflettere insieme a tutte le soggettività coinvolte su come percepiamo l’ambiente circostante, su quali relazioni sono responsabili del cambiamento climatico e della crisi ambientale, ma anche quali relazioni di cura e consapevolezza vogliamo per costruire insieme un mondo dove non esiste sfruttamento dell’ambiente e delle forme di vita che lo abitano.

L’educazione ecologista promuove giustizia ambientale e climatica affrontando il tema delle responsabilità sistemiche e delle soluzioni collettive e comunitarie e comportando per questo un ribaltamento del paradigma dell’educazione alla sostenibilità ambientale e allo sviluppo sostenibile . Questo ribaltamento colloca l’educazione ecologista su un piano più politico che ha l’obiettivo di mettere in luce le implicazioni sociali che stanno dietro alla logica di sfruttamento del sistema e di evidenziare i rapporti di causa-effetto che hanno portato il sistema politico-economico a creare ingiustizie sociali e ambientali oggi non più tollerabili.

Per approfondire:

  • Hooks B., Insegnare a trasgredire. L’educazione come pratica della libertà, Meltemi, 2020.
  • Dolci D., Palpitare di nessi, Mesogea, 2012.
  • Macy J., Johnstone C., Speranza attiva, Terra Nuova edizioni, 2021.
  • Scosse.org,sito web.
  • Wilson E.O., Biophilia, Harvard University Press, 1984.
  • Raith, A. & Lude, A., Startkapital Natur. Wie Naturerfahrung die kindliche eentwicklung fӧrdert, München, Oekom, 2014.
  • Louv R., L’ultimo bambino nei boschi, Rizzoli, 2006.

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