Una giornata mondiale dell’acqua per la campagna Giudizio Universale

Online su Zoom

Martedì 22 marzo 2022, ore 21.00

 

Ogni anno il 22 marzo ricorre la giornata mondiale dell’acqua. Comitato Acqua pubblica Torino dedica questa giornata alla campagna “Giudizio Universale”, la causa climatica allo Stato.

Si parlerà della prima climate litigation italiana martedì 22 marzo alle ore 21:00.

È possibile partecipare all’evento su Zoom oppure seguendo la diretta Facebook.

 

Foto in copertina di Inge Maria su Unsplash

Interverranno:

Marica Di Pierri – Portavoce A Sud, prima promotrice campagna Giudizio Universale
Francesco Gonella – Docente di Fisica, Università Ca’ Foscari di Venezia
Raffaele Cesari – Avvocato, team legale Giudizio Universale
A che punto siamo con la causa contro lo Stato? Perché ne parliamo durante la Giornata Mondiale dell’Acqua?
Il diritto all’acqua è parte integrante del diritto alla vita. Anche il diritto al clima è una delle specificazioni del diritto alla vita e alla salute. Nel webinar di martedì 22 marzo, organizzato da Comitato acqua pubblica Torino, si parlerà dell’importanza risorse idriche sotterranee.

Il tema dell’acqua pubblica è profondamente interconnesso con la questione della privatizzazione del servizio idrico. Abbiamo assistito, purtroppo, a investimenti sbagliati da parte delle aziende che si occupano della distribuzione dell’acqua nelle case. Questo perché le varie Acea considerano non conveniente dal punto di vista economico investire nella ristrutturazione degli acquedotti. Infatti, un potabilizzatore costa meno che ottimizzare le infrastrutture idriche fatiscenti del nostro Paese. Ma un potabilizzatore non può essere una soluzione accettabile, in quanto non permette di diminuire lo spreco di acqua.

Già oggi stiamo vivendo gli effetti del cambiamento climatico. In una Terra sempre più calda e in un’Italia in cui il cima diventa sempre più tropicale, l’acqua è un bene comune che va difeso. A 11 anni dal referendum per l’acqua pubblica, chi vive in Italia si ritrova ad assistere al triste spettacolo di amministrazioni che scendono a compromessi con chi gestisce le infrastrutture dell’acqua. I loro profitti rischiano di diventare un pericolo per il diritto al clima, all’acqua e alla vita di tutti e tutte.

 

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