Oltre il cemento c’è il diritto alla città
Roma sta affrontando una crescente urbanizzazione che minaccia il suo patrimonio naturale, con un consumo di suolo che continua a crescere nonostante l’emergenza climatica. Abbiamo organizzato un policy lab per provare a ripensare con espert3, comitati, cittadin3 e attivist3 il modello di sviluppo della città, promuovendo soluzioni che difendano il verde urbano, tutelino la salute collettiva e creino spazi più giusti e vivibili per tuttə.
Il 5 aprile 2025, quasi quaranta persone – tra urbanistə, attivistə ambientali, comitati territoriali, associazioni, ricercatorə – si sono incontrate a Roma per una giornata intensa di confronto, scambio e costruzione collettiva.
La giornata di lavoro, promossa da A Sud all’interno del percorso di RomaUP si è articolata in un policylab dal titolo “Oltre il Cemento: Strategie e Soluzioni per una Capitale del Verde” e ha avuto l’obiettivo di mettere a confronto idee, proposte e alleanze per fermare il consumo di suolo a Roma e immaginare una città diversa: più verde, più giusta, più vivibile.
Un Contesto Urgente
L’iniziativa si inserisce in un contesto urgente. Roma è tra le città italiane che più consumano suolo ogni anno, nonostante il calo demografico e l’emergenza climatica in atto. La Nature Restoration Law, recentemente approvata dall’Unione Europea, indica come obiettivo il consumo di suolo netto zero entro il 2050, ma la realtà romana continua a marciare in direzione opposta, con nuovi progetti edilizi, deregolamentazione urbanistica e indebolimento delle tutele ambientali.
Il World Café: Un’Occasione di Progettazione Comune
A partire da questi dati, il World Café del 5 aprile ha voluto offrire uno spazio di lavoro non solo di denuncia, ma anche di progettazione comune. Attraverso tre tavoli tematici, le/i partecipanti hanno discusso su:
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la costruzione di una narrazione alternativa al cemento e alla retorica della “rigenerazione”,
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l’analisi critica degli strumenti urbanistici come il PRG e le nuove NTA adottate dalla giunta,
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la difesa e il rilancio della rete ecologica come infrastruttura climatica vitale,
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il riuso edilizio come strategia di giustizia ambientale, sociale ed economica.
L’approccio adottato – basato sulla metodologia del World Café – ha permesso una discussione aperta, fluida e plurale, che ha intrecciato saperi tecnici ed esperienze di attivazione civica. Ne sono emerse visioni comuni forti: la difesa del suolo non è solo una battaglia ambientale, ma una questione di democrazia urbana, salute collettiva, diritti sociali.
Prossimi Passi: I Report dei Tavoli
Presto pubblicheremo i report dettagliati dei tavoli, che restituiranno in modo organico il patrimonio di idee, proposte e piste di lavoro emerse. Tra le direzioni che si stanno delineando: la costruzione di una campagna cittadina permanente su suolo, salute e diritto alla città, la creazione di un osservatorio civico sul consumo di suolo, e il lancio di iniziative municipali e metropolitane per tutelare il verde urbano e fermare il consumo di suolo.
Questa giornata ha segnato un primo, importante passo di un percorso che vuole continuare. Oltre il cemento è già diventato uno spazio di costruzione comune: ora si tratta di consolidarlo, allargarlo, e farlo vivere nella città reale, nei quartieri, nei conflitti aperti e nei processi di proposta politica.
Ringraziamo tutte e tutti coloro che hanno partecipato con il loro entusiasmo, le loro competenze e la loro visione. La strada verso una Roma più giusta, verde e solidale è lunga, ma la direzione è chiara: oltre il cemento, c’è il diritto alla città.
Vuoi restare aggiornatə sulle nostre attività a Roma contro il consumo di suolo? Seguici e scopri di più sul progetto RomaUp, finanziato da Periferiacapitale, il programma della Fondazione Charlemagne dedicato alla città di Roma.