Nuove indicazioni, vecchia storia

Le Nuove Indicazioni per la scuola dell’infanzia e primo ciclo di istruzione 2025 uscite l’11 marzo hanno suscitato forti reazioni tra le realtà scolastiche, segnando un netto cambiamento nella visione educativa.


L’11 marzo scorso sono uscite le Nuove Indicazioni per la scuola dell’infanzia e primo ciclo di istruzione 2025 del Ministero dell’Istruzione e del Merito, generando subito una forte risposta dai vari corpi intermedi che a vario titolo vivono la scuola.

Dal filo diretto di Prima Pagina su Radio3 alle assemblee di genitori e genitrici, le direttive del ministro hanno alzato un vero e proprio polverone mediatico. In generale si assiste senza ombra di dubbio ad un passaggio sostanziale, ad un cambio qualitativo fondamentale nella visione che le direttrici sottendono, il vocabolario e i riferimenti culturali cambiano radicalmente.

Un cambio di visione culturale

Dalle Indicazioni del 2012, considerate essere dalla scuola progressista un riferimento di multiculturalismo, integrazione e cultura delle differenze, si passa ad una scuola che insegna i valori dell’Occidente, culla della civiltà e unico detentore della Storia. Una scuola che salvaguarda l’identità nazionale, vero centro della costruzione e dello sviluppo della persona; una scuola che si ritira dall’ambito educativo, ad appannaggio esclusivo della famiglia nucleare, e che si carica della sola funzione formativo-didattica.

Molte componenti della scuola si stanno muovendo per promuovere percorsi di studio ed autoformazione sulle 156 pagine delle Indicazioni.

Assemblea cittadina a Roma

Domenica 6 aprile 2025, nel cortile della scuola Di Donato a Roma, si è svolta un’assemblea cittadina con più di 200 persone, convocata da più di 50 realtà vicine al mondo della scuola, per aprire un momento di confronto sulla bozza delle Indicazioni Nazionali del MIM.

Tutte realtà preoccupate per il vento che tira sulla scuola e convinte invece che sia arrivato il momento di rimettere al centro i bisogni della comunità scolastica.

Come Area Formazione di A Sud, abbiamo deciso di approfondire il tema, considerandolo di importanza storica, per prima cosa proponendo alle lettrici un inizio di rassegna stampa, non esaustivo, ma che rispecchia la linea politica che ci sentiamo di condividere: una rassegna di parte, per una fase che richiede di prendere posizione.

Qui un report sintetico

In attesa di incontrarvi nelle assemblee o per le strade nei cortei, vi auguriamo buona lettura.

Nuove Indicazioni

Iscriviti alla nostra newsletter!