Mobilità in sharing: la classifica della Clean Cities Campaign premia Milano ma boccia Roma e Napoli

E’ online il rapporto Thank You for sharing, realizzato dalla Clean Cities Campaign, network europeo di oltre 80 organizzazioni ambientaliste e della società civile tra cui A Sud. Scaricalo al link “Thank You For Sharing”

 

Il rapporto analizza lo stato della mobilità condivisa ed elettrica in 42 città europee, concentrandosi su alcuni indicatori chiave: numero di biciclette e monopattini in sharing; car-sharing elettrico; quota degli autobus a zero emissioni sul totale della flotta del TPL; e numero dei punti di ricarica per i veicoli elettrici (EV).L’analisi dimostra come investire nella mobilità condivisa ed elettrica possa dare un rapido impulso alla decarbonizzazione dei trasporti urbani. “Non c’è solo la “cura del ferro”. Sempre più, gli spostamenti quotidiani diventano intermodali. Per guarire le città italiane dalla propria dipendenza dall’auto privata è essenziale che i sindaci raccolgano la sfida e investano nel potenziamento di auto, bici e monopattini in sharing e a zero emissioni. Tutto il contrario di chi, come il ministro Salvini, risolverebbe il boom di omicidi stradali togliendo direttamente dalla strada gli utenti più vulnerabili” – ha dichiarato Claudio Magliulo, responsabile italiano della campagna Clean Cities

La ricerca mette in luce come i servizi di mobilità condivisa ed elettrica possono spesso essere molto più semplici, economici e veloci da implementare rispetto alla realizzazione di grandi progetti infrastrutturali (come la costruzione di una nuova linea di tram o di metropolitana). Inoltre, la mobilità in sharing è essenziale nell’ottica di raggiungere una piena intermodalità e sbloccare il pieno potenziale della rete di trasporto pubblico locale

Dato che il trasporto su strada è una delle maggiori fonti di emissioni di gas serra in Europa, è necessario che le città europee investano molto di più nella mobilità condivisa per raggiungere l’obiettivo di una città a impatto zero. Per farlo è necessario implementare servizi come biciclette, scooter e auto elettriche condivise, punti di ricarica accessibili e in numero congruo, elettrificazione del servizio pubblico. Come dimostra la ricerca, questo è possibile sia per le città ad alto reddito che per quelle a basso reddito.

La classifica

In Italia Milano si è classificata settima su 42 città: a premiare il capoluogo lombardo sono stati soprattutto gli investimenti in corso da tempo per decarbonizzare il trasporto pubblico su strada e il potenziamento della mobilità in sharing. Bene ma non benissimo Torino, 17esima, che si avvantaggia di una rete abbastanza sviluppata di colonnine di ricarica per auto elettriche, ma non regge il confronto su bus a zero emissioni (meno del 13% sul totale della flotta, contro il 25% di Milano e addirittura il 67% di Oslo). Roma si posiziona invece 28esima, malgrado i recenti sviluppi positivi nel campo della micromobilità in sharing, scontando un ritardo pluridecennale nell’investimento nella mobilità condivisa e a zero emissioni. Napoli, infine, è 34esima: ancora molta strada da fare per rendere possibile l’abbandono dell’auto privata da parte dei napoletani. 

Il caso romano

Roma, al 28 esimo posto della classifica, dimostra come nella Capitale vi siano forti ritardi nell’investimento nella mobilità condivisa a zero emissioni: risulta essere infatti fanalino di coda tra le città italiane sia per quanto riguarda gli autobus a zero emissioni, con solo il 3,5% sul totale della flotta, che per il car sharing elettrico, con solo un terzo di macchine a disposizione per 1000 persone rispetto a Milano. Non va molto meglio con i dati di bici e monopattini in sharing: si passa infatti dai 31 per mille abitanti di Helsinki ai 7,3 di Roma e solamente ai 2,5 per mille abitanti di Napoli. Sulle infrastrutture di ricarica delle auto elettriche invece Roma (20,7 kW/1000 abitanti) fa meglio di Napoli e Milano (19kW/1000 abitanti), ma peggio di Torino (27kW/1000 abitanti).

Il rapporto dimostra come Roma deve continuare a lavorare su intermodalità e sull’accesso alla sharing mobility in tutta l’area urbana. Per quanto riguarda il confronto con le grandi città e capitali europee, Roma si posiziona poco più sopra di Vienna (33esima) e Barcellona (32esima) e poco più sotto di Londra (24esima). Il distacco con Parigi (terza) è invece molto grande, in gran parte grazie alla rivoluzione dei trasporti inaugurata dalla sindaca Anne Hidalgo. 

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