La decarbonizzazione secondo Eni - CCS e false soluzioni alla crisi climatica
La strategia di decarbonizzazione di ENI è un documento estremamente importante per una lunga serie di motivi: ENI è una delle principali aziende italiane nonché il principale emettitore di gas serra a livello nazionale. Ed è la multinazionale a cui si è affidato lo Stato per la diversificazione energetica dopo la guerra in Ucraina
Sin dalla sua nascita, esattamente 70 anni fa, l’azienda ha avuto un’enorme influenza sul sistema energetico italiano, modellando a sua immagine e somiglianza un sistema basato sull’accentramento delle scelte, su pochi grandi impianti ad alto impatto e su una strategia comunicativa orientata a mitizzare i successi economici e a minimizzare gli impatti ambientali, sociali, economici e culturali prodotti dalle attività estrattive e dal loro indotto.
Da qui al 2050 Eni ha deciso di affidarsi al gas come fonte energetica primaria – pur se il metano è uno dei principali responsabili della crisi climatica (fonte UNEP) – e a progetti di CCS, ovvero di cattura e stoccaggio dell’anidride carbonica, il più noto dei gas serra che sono alla base del riscaldamento globale.
Entro il 2050 l’azienda prevede di garantire una capacità totale di stoccaggio di 50 milioni di tonnellate di CO2 all’anno.
Per raggiungere gli obiettivi prefissati, Eni intende sviluppare un progetto di CCS a Ravenna, città eletta nel discorso pubblico ad hub energetico del Mediterraneo. Qui, insieme alla società di trasporto del gas Snam, Eni prevede raggiungere una capacità di stoccaggio di 500 milioni di tonnellate di CO2 entro il 2050. La CCS è un tecnologia imperfetta che solleva non poche problematiche.
La stessa IEA, Agenzia Internazionale per l’Energia, nell’aggiornamento 2023 del report “Net Zero Roadmap: A Global Pathway to Keep the 1.5 °C Goal in Reach” ha tagliato del 40% il contributo stimato del ccs alla roadmap declassandone il ruolo come soluzione efficace a livello climatico. Dopo anni di esiti tutt’altro che soddisfacenti, sembra suggerire l’Agenzia, sarebbe bene concentrarsi su altro.
Scarica il report “La decarbonizzazione secondo ENI – CCS e false soluzioni alla crisi climatica” e le infografiche con i dati aggregati sulle attività e i progetti di Eni nel mondo e in Italia
A cura di: A Sud odv e del Centro di documentazione dei conflitti ambientali
Testi di: Carlotta Indiano e Andrea Turco
Supervisione Editoriale: Marica Di Pierri
Impaginazione e grafiche: Chiara Arnone
Il Factsheet è stato realizzato nell’ambito del progetto Osservatorio ENI grazie al supporto del fondo Otto Per Mille della Chiesa Valdese e di Patagonia