A Sud torna in Colombia: contro le false soluzioni e al fianco dei popoli in lotta
Il 21 ottobre scorso è iniziata in Colombia la COP16, la Conferenza delle Nazioni Unite sulla Biodiversità. La nostra organizzazione da anni lavora per riportare in Italia le negoziazioni climatiche e alle soluzioni delle Nazioni Unite: quest’anno per la prima volta seguiamo dall’interno la COP16 sulla biodiversità.
Di Laura Greco
Il 21 ottobre scorso è iniziata in Colombia la COP16, la Conferenza delle Nazioni Unite sulla Biodiversità.
Il principale obiettivo di questa COP è discutere di politiche per la protezione della biodiversità. Qui si riuniscono i governi, ben 196, che hanno ratificato la Convenzione delle Nazioni Unite sulla Diversità Biologica (CBD), siglata nel 1992 a Rio de Janeiro assieme alla Convenzione quadro sui cambiamenti climatici (UNFCCC).
Perché A Sud torna in Colombia?
La drammatica perdita di biodiversità che vive il pianeta e la crisi climatica sono infatti due facce della stessa medaglia. Gli scienziati parlano infatti di 6° estinzione di massa,
È la stessa Maria Susan Muhamad Gonzalez, presidente della COP16 e Ministra dell’Ambiente e dello sviluppo sostenibile in Colombia, ad averne ribadito il nesso nel discorso di apertura.
Il Contesto della COP16 in Colombia
La seconda ragione è che questa è la prima COP ambientale in America Latina e precede la COP30 in Brasile, l’anno prossimo. Realizzare questa COP in Colombia ha un profondo significato per questo Paese, e per il mondo. La Colombia ha il maggior numero di attivist3 ambientalist3 uccis3 nel 2023, secondo Global Witness. È un hot spot di biodiversità, con un numero impressionante di specie vegetali e animali e il più alto numero di popoli indigeni in America Latina.
La Colombia ha visto inoltre negli ultimi anni un deciso cambiamento delle politiche di governo, che mostrano profonda attenzione alla protezione ambientale. Hanno persino chiamato il processo di pace “Paz con la Naturaleza”. Recentemente, è stato firmato un Decreto che riconosce le Autorità indigene come Autorità Ambientali. Questo è un passo atteso dai popoli indigeni da oltre 30 anni che ora, con un ruolo complementare alle figure istituzionali, potranno portare avanti politiche di cura del territorio.
Per tutte queste ragioni, dopo dieci anni di assenza, A Sud è di nuovo in Colombia per rafforzare le sue alleanze con le comunità indigene e i movimenti sociali locali, in un momento cruciale di resistenza ma anche di proposta per la giustizia ambientale e climatica che deve incrociare e sovrapporre i livelli tra sfide locali, nazionali e globali.
Critica alle False Soluzioni
Questi meccanismi, presentati come “innovazioni” per la conservazione, nascondono infatti una logica predatoria.
Raccontare le Storie della Resistenza
A Sud è tornata in Colombia anche per raccontare storie di resistenza. Lo faremo attraverso un podcast coprodotto con Fandango Podcast. Questo progetto darà voce alle realtà indigene colombiane e porterà in Italia i temi che affrontano. Ci concentreremo sul loro ruolo nel processo di pace. Parleremo dell’impatto degli sfollamenti forzati sulla salute mentale dei giovani indigeni. Inoltre, esploreremo il ruolo delle donne nei processi di riparazione e organizzazione politica.
La nostra partecipazione alla COP 16 segna una tappa importante. È un passo verso la COP30 in Brasile. Questo evento sarà cruciale per consolidare le reti globali contro il colonialismo e il capitalismo verde.
Da qui ripartiamo, guardando a un futuro più giusto. Vogliamo costruire alleanze tra nord e sud globali. Siamo uniti in una battaglia comune, caminando la palabra, come facciamo da oltre 20 anni. Utilizzando tutti i mezzi a nostra disposizione.
Nei prossimi giorni sui canali di A Sud troverete aggiornamenti, notizie e testimonianze dalla COP16 di Cali.
Per contatti e interviste con la delegazione:
Laura Greco
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