Contesto
Il fiume Aniene, secondo affluente del Tevere dopo il fiume Nera, è lungo 98,5 km, il corso nel suo complesso attraversa il territorio di 17 comuni, di cui l’ultimo è la Città Metropolitana di Roma. Nei pressi di Tivoli, dopo un salto di notevole quota si apre sulla pianura romana costeggiando l’autostrada A24 fino al ridosso della periferia della capitale, all’interno della quale incrocia la Via Tiburtina, la Via Nomentana e la Via Salaria per poi confluire nel fiume Tevere all’altezza di Via dei Prati Fiscali.
Questo fiume attraversa territori differenti tra loro sia da un punto di vista ambientale che da quello socio-economico, motivo per il quale sono presenti diverse criticità e bisogni ai quali fare attenzione.
Nella zona dell’alta e media valle (fino al Comune di Tivoli) gli insediamenti abitativi sono collocati principalmente a distanza dal fiume, ad eccezione dei centri di Subiaco, Vicovaro e Tivoli. Nell’area della campagna romana, per via della sua morfologia pianeggiante, troviamo una maggiore espansione urbanistica nelle vicinanze delle sponde, che aumenta progressivamente fino all’interno del territorio comunale romano. La zona pianeggiante a monte della città, presenta anche un notevole utilizzo agricolo intensivo, che sicuramente ha necessità di essere monitorato nel suo possibile impatto sulla qualità delle acque.
L’abbondanza delle sue acque ha da sempre reso il fiume Aniene utile per alimentare gli acquedotti della città e, in epoca recente, le centrali elettriche che hanno contribuito fortemente allo sviluppo industriale di città come Tivoli e Subiaco.
Dopo l’incrocio con il G.R.A., l’Aniene si immerge completamente nell’area urbanizzata fino a sfociare nel Tevere, e nel suo ultimo tratto urbano è protetto interamente dalla Riserva Naturale Valle dell’Aniene, che con i suoi 620 ettari di aree verdi rappresenta per estensione la quinta Riserva Naturale all’interno del Comune di Roma.
Il fiume rappresenta un importante corridoio ecologico per specie animali e vegetali lungo la direttrice nord-est della città.
Il Fiume Aniene, con le sue sponde vegetate, a differenza del Tevere, risente di minore possibilità di controllo delle situazioni di degrado lungo i suoi argini. E’ importante quindi attivare un meccanismo virtuoso di coinvolgimento delle persone nelle attività di monitoraggio di situazioni di degrado lungo il corso del fiume, anche con la produzione periodica di una vera e propria mappatura dei punti più critici.
Tra il 2022 e il 2023 con il progetto “RomaUP” è emerso che l’inquinamento dell’Aniene è diffuso su tutto il suo corso dal GRA fino alla foce. Sono stati analizzati 7 parametri chimici, fisici e biologici indicativi della qualità dell’acqua: ammoniaca, Escherichia coli, fosfati, nitrati, conducibilità elettrica, pH e torbidità. In tutti i punti di campionamento, i valori sono risultati essere molto al di sopra dei valori critici per la maggior parte di questi parametri.
Per questo è utile integrare con ulteriori dati, soprattutto se questi dati possono essere raccolti anche con l’aiuto delle persone che vivono il territorio. Il coinvolgimento non solo contribuisce alla loro consapevolezza ecologica, ma li rende direttamente partecipi dei processi di acquisizione delle informazioni, da cui scaturiscono riflessioni sulle buone pratiche da mettere in atto e da proporre ai decisori politici.
Progetto
Il progetto prevede una campagna di monitoraggio ambientale partecipato delle acque del fiume Aniene, tramite azioni sul campo, formazioni, networking territoriale ed advocacy. La proposta nasce per dare continuità al lavoro svolto negli ultimi 2 anni in collaborazione con l’associazione A SUD, per la tutela dei fiumi Aniene e Tevere e delle loro componenti ecologiche.
Per fornire quindi un supporto concreto alle persone che si occupano salvaguardia di questo prezioso ecosistema, le associazioni coinvolte hanno ritenuto importante proseguire con il monitoraggio delle acque del fiume nel tratto urbano ed estendere i campionamenti al tratto extra-urbano a monte del Grande Raccordo Anulare, fino alla zona di Tivoli, dove sono presenti alcuni elementi di criticità ambientale.
Le attività di citizen science prevedono il coinvolgimento diretto di attivisti, cittadini e associazioni del territorio per la raccolta dei dati sul campo, la loro validazione scientifica e la divulgazione dei risultati emersi, al fine di favorire un dialogo orizzontale e facilitato tra rappresentanti della società civile, accademici, tecnici e rappresentanti istituzionali su alcune delle emergenze ambientali romane. Il tratto individuato per lo svolgimento delle attività di campionamento è l’ultimo tratto del fiume (ca. 25 km), dalla zona del Comune di Tivoli, passando per il G.R.A. fino alla foce del fiume Tevere dentro l’area urbana di Roma, all’altezza della Via Salaria.
Scheda
Annualità: 2023-2024
Promotore: Insieme per l’Aniene Aps
Partners: A Sud, Retake Roma Sacco Pastore, A.D.A., Roma Adventure ASD
Beneficiari: 120 attivist, 120 studenti delle scuole e 2 istituti scolastici
Finanziamento: Programma Periferia Capitale, Fondazione Charlemagne