Racconto Multispecie
Racconto Multispecie
Il “Racconto Multispecie” è stato un laboratorio di scrittura ed immaginazione collettiva, all’interno del progetto di Sentinelle Climatiche. L’obiettivo che ci siamo dat3, è stato quello di intervistare delle persone adulte all’interno della scuola, che potessero parlarci del proprio passato e dei cambiamenti che i quartieri che vivono hanno subito a livello climatico ed ambientale. L’esperimento successivo è stato quello di far diventare la persona intervistata il personaggio di un racconto al futuro, in cui l3 student3 dovevano immaginare il mondo descritto nell’anno 2100, fantasticando sui possibili cambiamenti che quest’ultimo può aver subito nel tempo. Il laboratorio aveva come obiettivo quello di immaginare mondi altri, utopie possibili, per pensare alle vie di uscita dalla catastrofe climatica, partendo dalla percezione de3 ragazz3. Siamo partit3 da un immaginario multispecie, in cui le figure umane si muovono in una rete ecosistemica di coabitazione con esseri non umani, che possono tracciare interessanti sentieri narrativi.
Di seguito trascriviamo alcuni racconti de3 student3 di terza media, dell’I.C. Donatello, Roma.
- e la missione per la salvaguardia del mondo
Era il 2030 quando tutti gli obiettivi dell’agenda 2030 sono stati raggiunti. Il mondo è migliorato e l’inquinamento è diminuito. Tutto ciò è stato possibile grazie al consolidamento del pensiero che tutti facciamo parte dello stesso ecosistema e che dobbiamo tutti collaborare per la sua salvaguardia. Questo pensiero è stato consolidato dal Presidente O., presidente dell’Associazione “Salviamo il mondo insieme”. O. che all’età di 40 anni fondò quest’associazione, iniziò a sfruttare i criceti per creare energia sostenibile, e addestrò i cani per raccogliere i rifiuti.
- è riuscito a raccogliere tutti questi criceti grazie a Louis, un criceto che aveva conosciuto anni prima e che aveva acconsentito ad aiutarlo. In poco tempo è riuscito a portare a rapporto più di 100 criceti che avevano acconsentito a lavorare per l’associazione in cambio di 1 Kg di semini al mese.
Nel 2100, grazie a tutto quello che aveva fatto O., il mondo è migliorato tantissimo. Il verde, secondo le statistiche è aumentato del 50%, l’inquinamento è diminuito del 70% e l’età massima di vita passa dall’essere di 80 anni a 100 anni.
La vita nel 2100
E’ l’anno 2100 e G. sta controllando che le sue piante vengano annaffiate automaticamente dal robottino tecnologico che oramai hanno tutti. Sospira pensando a quando ancora si annaffiavano manualmente, senza dover ricorrere a tecnologie fin troppo avanzate. Per fortuna nella sua grandissima abitazione c’è Gino che le migliora la giornata con i suoi scherzi. Gino è un elefantino molto giocoso e carino, che la accompagna ogni giorno a fare la spesa mediante una macchina volante specializzata per gli animali particolarmente grandi. Mentre viaggia verso il supermercato, G., osserva l’ambiente inquinato: Valmontone, il suo paesino, non è più come prima. C’è pochissimo verde, quasi nessun albero in vista, fabbriche che producono smog che creano un ambiente caldo e nocivo per l’organismo umano. Nota anche che non lavorava più nessuno; d’altronde bastava chiedere ad un robot di fare ciò che desideravi e lo faceva subito. Questo la rattristava molto. Gino, per aiutarla disse : “ E’ da anni che stiamo così. Purtroppo la realtà è questa. Ma almeno siamo qui insieme fino alla fine.”
Janna
Siamo nel 2100 e Janna esce ogni mattina dal suo palazzo per fare la spesa. Il suo amato supermercato “Castoro” ha cambiato gestione. Quest’ultimo vende solo prodotti scaduti e di bassa qualità. Tra questi prodotti: carne di cavallo, maiale, piccoli polletti uccisi dalla nascita. Il quartiere in cui vive la signora Janna è tetro, privo di arre verdi, trafficato e di conseguenza pieno di smog. Per questo motivo per uscire di casa bisogna indossare delle grandi maschere che filtrano l’aria. In caso non si indossassero queste ultime lo smog entrerebbe nei polmoni causando problemi fisici. La vita sociale è limitata: non si può uscire di casa, se vuoi entrare in ristorante/pub devi avere il vaccino X 998 e devi assicurarti che il luogo i depuratori per l’aria. La maggior parte degli animali si sono estinti ed il restante si è mutato geneticamente, Gli allevamenti intensivi sono aumentati, gestiti solamente da robot incapaci di formulare pensieri. A questi ultimi però ci hanno pensato gli animali. Questi, infatti, sono diventati coscienti della loro situazione e cercano un modo per ribellarsi. La povera Janna non può più andare al mare come faceva da bambina perchè l’acqua degli oceani, che prima erano limpide, ora sono sommerse dai rifiuti e sulle spiagge gli animali superstiti hanno invaso le coste con i loro escrementi radioattivi. Il marito di Janna è stato portato via dallo smog. Lei è solo in questo mondo e tenta di sopravvivere con tutte le sue forze, pianta ogni giorno alberi e fiori, tenta di portare luce in questo buio e tetro mondo. Ogni giorno però, le sue azioni sembrano vane, si sveglia e torna tutto come prima, sembra incapace di migliorare la Terra, si trova sola in un futuro quasi distopico. Tutti i suoi ricordi sono persi, si trova in uno stato di incapacità e confusione. Mentre era a casa vede una luce bianca arrivare ai suoi occhi, è tutto bianco, cosa succede? Sente bussare alla porta, uno… due… un uomo con un camice d’ospedale entra nella stanza, è in un lettino, cosa succede? Perchè sono qui? Una voce esordisce: “ Ecco le tue pillole…”
Janna era una persona malata di mente, gli obiettivi dell’Agenda 2030 sono stati raggiunti, la Terra è salva!