Presentato oggi alla Camera lo studio Veritas: Analisi tossicologiche sui malati oncologici residenti in Terra dei Fuochi
Uno studio pilota in Terra dei Fuochi ha rilevato livelli allarmanti di metalli pesanti nel sangue di pazienti oncologici. Il progetto Veritas, frutto di anni di mobilitazione dal basso, chiede nuove indagini, bonifiche immediate e assistenza gratuita alle popolazioni colpite.
Questa mattina è stato presentato lo studio pilota realizzato attraverso il progetto Veritas, Costruire Comunità in Terra dei Fuochi; lo studio ha previsto analisi sul sangue di malati oncologici residenti in Terra dei Fuochi per verificare nei fluidi biologici tracce di metalli pesanti e altri contaminanti.
Lo studio ha rilevato che, nonostante alcuni limiti dovuti al carattere esplorativo dell’indagine, si riscontrano osservazioni in linea con alcuni studi precedenti e mette in evidenza un livello del tutto fuori norma dei metalli tossici nel sangue dei pazienti oncologici della Terra dei Fuochi. Questo superamento dei limiti anche se riscontrato su un campione ridotto è di per sé allarmante ed indicativo. Con questo studio vogliamo rilanciare con forza la necessità di un allargamento dell’indagine con ulteriori studi su una popolazione più ampia ed un’attivazione concreta da parte delle istituzioni competenti.
Il progetto è stato promosso da Associazione A Sud e Rete di Cittadinanza e Comunità ed è frutto dell’incessante lavoro di denuncia e mobilitazione svolto in questi anni dalla rete Stop Biocidio.
Il progetto è stato realizzato con il sostegno di Fondazione con il Sud, Fondazione Charlemagne, in collaborazione con CDCA, Associazione VINCI, Associazione Lello Volpe, Rete della Conoscenza e Unione degli Studenti Campania.
Partner scientifico del progetto, lo Sbarro Health Research Organization diretto dal professor Antonio Giordano ha analizzato i dati risultanti dai test effettuati presso il dipartimento di Farmacia dell’Università degli Studi di Napoli Federico II.
Dopo un percorso lungo due anni e moltissime attività, dai test a momenti pubblici di confronto e divulgazione, lo studio pilota è stato pubblicato sulla rivista Journal of cellular physiology ricevendo così l’approvazione della comunità scientifica.
Nel corso della conferenza è stato letto il messaggio del Ministro dell’Ambiente Sergio Costa, impossibilitato a partecipare per altri impegni istituzionali. Il Ministro ha assunto i dati dello studio e, riscontrati i limiti dell’azione fino a ora messa in campo, ha sottolineato l’importanza del confronto con le comunità territoriali per rispondere alle emergenze non solo campane, ma di tutti i siti contaminati del Paese.
È stata inoltre raccolta la disponibilità del Ministero della Salute ad avviare un tavolo di interlocuzione con le realtà territoriali, a partire dai risultati dello studio, per mettere in atto un piano d’azione. Il tavolo è stato convocato per la prima settimana di gennaio 2020.
Sono intervenuti:
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Rita Cantalino – Associazione A Sud
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Prof. Antonio Giordano – Direttore dello Sbarro Institute di Philadelphia, partner scientifico del progetto
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Vincenzo Tosti – Rete di Cittadinanza e Comunità Campania
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On. Michela Rostan – Vicepresidente della XII Commissione Affari Sociali
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On. Salvatore Micillo – Deputato Movimento 5 Stelle
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On. Pierpaolo Sileri – Viceministro alla Salute
Scarica la cartella stampa con i documenti, lo studio e le foto della giornata.
LE DICHIARAZIONE DEGLI ATTORI
Dichiarazione di Laura Greco Presidente A Sud: “Abbiamo voluto con forza accompagnare ed organizzare il percorso di attivazione dei comitati nella ricerca del nesso di causa-effetto tra contaminazione ambientale e insorgenza di patologie oncologiche. VERITAS costituisce un progetto di cosiddetta “citizen science”, un percorso di ricerca di evidenze scientifiche condotto dal basso, con il supporto dei tanti volontari dei comitati territoriali campani e di A Sud.
Si tratta di un processo politico in grado di restituire protagonismo nel percorso di produzione di conoscenza alle realtà direttamente impattate dalla devastazione ambientale in Terra dei fuochi. Riteniamo come organizzazione nazionale che da più di 15 anni si occupa di conflitti ambientali che tali iniziative debbano e possano realizzarsi nelle tante altre Terre dei fuochi italiane come Brescia, Taranto, Gela, Marghera per dimostrare quali siano le cause reali dell’emergenza sanitaria che si vive nel paese e chiedere con forza alle autorità competenti di intervenire tempestivamente con bonifiche e assistenza gratuita alle popolazioni“.
Enzo Tosti – Rete Cittadinanza e Comunità: “Veritas” contiene già nel nome tutte le ragioni che ci hanno spinto ad un’indagine scientifica indipendente dalle istituzioni: la verità su quanto accaduto e tuttora accade in Terra dei Fuochi, troppo spesso negata proprio da chi governa a livello centrale e regionale, non poteva essere portata alla luce se non dal basso.”
Antonio Giordano – Direttore Scientifico del progetto: Questi studi sono cruciali per promuovere interventi volti a migliorare le condizioni di salute in queste aree. È necessario sottolineare che il diritto alla salute si collega all’obbligatorietà degli interventi volti alla tutela dell’ambiente e al monitoraggio dei residenti.
Vincenzo Forino – A Sud Campania – Stop Biocidio: Riteniamo “Veritas”, un progetto fondamentale per le cittadine e i cittadini campan* per due ragioni, principalmente: la prima è che ha reso possibile il consolidamento del lavoro che A Sud svolge assieme ai comitati territoriali campani, i quali da anni si battono per difendere la propria terra da devastazioni e speculazioni, rendendo possibile l’immaginazione, la costruzione e la conclusione di un progetto di monitoraggio indipendente, assai complesso come questo; la seconda è che ha posto le basi per la dimostrazione scientifica del nesso di causalità tra incremento di varie patologie tumorali e devastazioni ambientali, in un territorio nel quale tutte le problematiche legate alla “Terra dei Fuochi” vengono costantemente sminuite (quando non addirittura negate) da chi, invece, dovrebbe affrontarle con la massima serietà possibile. In un Paese dove non basta invocare il principio di precauzione ci siamo presi la briga di fare un lavoro di costruzione di saperi dal basso per colmare gli enormi gap istituzionali e per fare pressione affinché vengano adottate politiche davvero risolutive. Abbiamo tracciato la strada per affermare la “verità” ed intendiamo convintamente continuare su di essa.
Gerardina Caruso, presidente di “Lello Volpe con i bambini”: Siamo molto orgogliosi che il progetto Veritas sia giunto a conclusione in quanto non solo lo studio consentirà di esportare le modalità operative della ricerca su altri territori in cui l’impatto ambientale diventa determinante per la salute umana, ma soprattutto lo scopo è anche di sollecitare le istituzioni a farsi carico di questo importante strumento diagnostico, facendolo rientrare nei LEA. La vera rivoluzione consiste nel fatto che la volontà e la determinazione proveniente “dal basso” ha consentito la realizzazione di uno studio scientifico che diversamente non sarebbe mai stato realizzato.