Partecipanti luoghi terzi climatici

Sono iniziate le attività del progetto co-finanziato dall’Unione Europea “Luoghi terzi climatici”.

Un Luogo Terzo è uno spazio relazionale in cui si incarna la volontà dellə cittadinə che lo utilizzano per attivarsi verso una società migliore. I “Luoghi Terzi” sono spazi sociali, di aggregazione, altamente relazionali, caratterizzati da un forte mix di persone e idee, che lə cittadinə (lə “habitué“) frequentano liberamente.

Il Luogo Terzo è inteso come sociologicamente diverso dall’abitazione (Primo Luogo) e dal lavoro (Secondo Luogo).

Progettando in luoghi terzi favorevoli all’educazione al clima, le attività formative del progetto permettono di contribuire concretamente al radicamento della causa climatica nel contesto sociale.

Lunedì 19 febbraio è iniziato il workshop dedicato al “Design Thinking”, un metodo pedagogico empatico di progettazione, centrato sull’essere umano, di cui vi parleremo approfonditamente in un altro articolo. La formazione è la prima azione verso l’obiettivo di tre associazioni europee (A Sud – Italia, REPER21 – Romania, Canopée – Francia) di creare una “comunità di pratiche” che riunisca educatorə climaticə europeə per condividere le proprie esperienze e migliorare gli approcci di educazione, sensibilizzazione e mobilitazione del pubblico adulto.Domenica sera si è riunito a Fontainebleau, Francia, il gruppo dell3 partecipanti, composto da 12 italian3, 12 rumen3 e 12 francesi, insieme a 2 facilitator3 e formator3 per ogni gruppo nazionale.
I luoghi terzi selezionati variano da biblioteche, fabbriche abbandonate recuperate, saloni di manicure fino a riserve naturali e parchi.
Le realtà italiane sono state scelte tra Roma e dintorni. A Roma: Tuba, Parco Sangalli (Torpignattara), Casa del custode della scuola Pisacane, Biblioteca Villa Leopardi. In provincia di Viterbo: Riserva Naturale del Lamone, Farnese.È stato un primo incontro tra culture e lingue diverse, dove l3 partecipanti si sono scambiat3 la loro provenienza e esperienza con l’educazione, la formazione e i temi legati al cambiamento climatico.

Lunedì il gruppo ha iniziato le attività in plenaria, dove si è discusso un po’ del progetto ed è stata fatta una introduzione al Design Thinking. A seguire, A Sud ha tenuto una lezione sulla giustizia ambientale e la giustizia climatica, presentando anche l’atlante sui conflitti ambientali del CDCA e la causa per inazione climatica contro lo Stato Italiano, depositata a giugno 2021, all’interno della campagna Giudizio Universale.

Infine, alcunə tra l3 partecipant3 francesi, già espert3 di clima e ambiente, hanno facilitato un gioco di carte in piccoli gruppi, “La fresque du climat”, “l’affresco del clima”. È un metodo partecipativo di imparare cause e conseguenze dei cambiamenti climatici, collegando tutti gli elementi fino a creare, appunto, un “affresco”.

Il processo del design thinking si compone di più fasi: empatia, definizione, ideazione, prototipo, test. La prima, l’empatia, è stata la protagonista della seconda giornata del workshop: i gruppi si sono divisi per lingua e hanno esercitato la propria empatia, si sono immedesimati in unə frequentatorə abituale del Luogo Terzo nel quale vorranno portare avanti le attività di formazione ai cambiamenti climatici.

Nei giorni successivi l3 partecipant3 hanno esplorato e esercitato le successive fasi del Design Thinking. Tornat3 in Italia, inizieranno a progettare con questo metodo le attività formative innovative per raggiungere la sensibilità dell3 frequentator3 dei loro rispettivi luoghi terzi.

Scopri di più sul progetto Luoghi Terzi Climatici

 

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