20 novembre 2023. Cessate il fuoco! Educazione alla pace all’IC Simonetta Salacone

“Non c’è altro antidoto alle guerre, che si nutrono di ingiustizie e di disuguaglianze, che la promozione di relazioni di amicizia e di collaborazione, di incontro e di accettazione reciproca…Dove, meglio che nella scuola di tutti, questo può diventare realtà?”.

Partiamo da qui. Dalle parole di Simonetta Salacone, storica dirigente scolastica che troppo presto ci ha lasciato, lasciando però un’eredità pedagogica, politica e umana che è oggi patrimonio di tutta la comunità educante di Roma e non solo.

 “Noi la guerra non la vogliamo!”, così gridano le bambine e i bambini accorse al parco di Villa De Santis partendo proprio dall’istituto che ha preso il nome di Salacone. Un istituto che non resta fermo a guardare l’insensatezza della guerra e che grazie al lavoro di insegnanti, genitori, bambine e bambine si è schierato fortemente contro il conflitto in Palestina e in Israele, e contro tutti i conflitti armati in occasione della Giornata Internazionale dei Diritti dei bambini e delle bambine del 20 novembre scorso.

Sotto un cielo argentato e carico di pioggia centinaia di bambine e bambini, accompagnate da insegnanti e genitori hanno attraversato e colorato le strade trafficate del V municipio, partendo ognuna dalla propria scuola per arrivare a urlare, sul prato fangoso e logoro del parco anticamente chiamato Casilino-Labicano, un grande NO alla guerra. 

Da dove nasce questa iniziativa?

La manifestazione nasce dall’appello Cessate il fuoco – Appello IC Simonetta Salacone ROMA

scritto a più mani dalle e dagli insegnanti dell’IC Simonetta Salacone e firmato dalla Dirigente Scolastica Rosanna Labalestra, che parte proprio da una riflessione sul senso della giornata Giornata Internazionale dei Diritti dei bambini e delle bambine, in occasione dell’adozione nel 1989 della Convenzione ONU sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza.

Si legge nell’appello: Con questo documento gli Stati non solo riconoscono i diritti fondamentali di bambine e bambini, ma si impegnano ad assicurare loro la protezione e le cure necessarie alla sopravvivenza, lo sviluppo e il benessere. Affinché queste non siano parole vuote, ma bussole per orientare il nostro agire quotidiano, abbiamo il dovere di vigilare e denunciare quando la tutela dei diritti dell’infanzia viene meno.
La scuola, in quanto comunità educante, non può rimanere indifferente di fronte a qualunque conflitto, soprattutto quando esplode con efferata violenza e distruzione contro civili inermi, moltissimi dei quali minori, e ha il dovere di promuovere la cultura della pace.

Per questo ci sentiamo in dovere di denunciare come inammissibile il massacro di civili palestinesi a cui stiamo assistendo in queste settimane nella striscia di Gaza, inumano l’attacco ai civili israeliani e intollerabile il comportamento dei coloni israeliani in Cisgiordania(…)”.

A Sud era a Villa De Santis perché non avremmo voluto essere in nessun altro posto quella mattina, al fianco delle e degli insegnanti e di tutto il personale dell’IC Salacone, dei bambini e delle bambine che erano lì con tutta la forza e la gioia che solo chi va ancora a scuola può avere. 

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