Chi Siamo

Siamo attiviste e attivisti da vent'anni impegnate per la giustizia ambientale e climatica

Siamo un’organizzazione ecologista indipendente, radicale, orizzontale, femminista. Indaghiamo le cause delle crisi ambientali, denunciamo i responsabili, difendiamo i diritti umani, costruiamo strumenti per le comunità locali, formiamo e informiamo.

La nostra indipendenza è la nostra forza.

chi siamo 1

La nostra storia

campagna venti

A Sud fa VENTI

I traguardi si celebrano. E così A Sud festeggia i suoi primi VENTI anni.
Cambiando aspetto, con un sito tutto nuovo, una campagna di tesseramento, tantissime attività e una festa lunga un anno intero. E, soprattutto, si proietta nei prossimi VENTI, da scrivere assieme a tutte e tutti coloro che condividono già o vorranno condividere questo cammino entusiasmante.

Training for Change

La formazione è una attività sempre più rilevante per costruire quella consapevolezza necessaria ad agire il cambiamento. Le energie che le dedichiamo sono sempre di più: tanti progetti nelle scuole, per studenti, educator, giovani e un nuovo portale di e-learning, Training for change, per offrire contenuti live o on demand che raccontino la nostra visione.
Una visione che parte dall'esigenza di mettere in fila i fatti e i dati e che sia credibile, accessibile, empatica. Ma soprattutto, che non tema mai di parlare di responsabilità. Che dia un nome ai problemi e individui soluzioni. Che non scenda a compromessi.

Nasce la campagna Giudizio Universale

Nel 2019 abbiamo deciso di fare causa allo Stato italiano per inazione climatica. Ci siamo uniti allo stuolo crescente di movimenti, associazioni, cittadini e cittadine che in tutto il mondo hanno iniziato a calcare le aule dei tribunali per reclamare il diritto a politiche climatiche ambiziose.
È nata così la campagna Giudizio Universale, con oltre 100 realtà aderenti, che ha portato, nel giugno 2021, allo storico deposito della prima causa legale climatica italiana, avviata da 203 ricorrenti contro lo Stato italiano presso il tribunale civile di Roma.

Dall'altlante delle buone pratiche a economiacircolare.com

Dopo quindici anni dedicati a denunciare le storture del sistema estrattivista, abbiamo sentito il bisogno di iniziare a raccontare anche l'alternativa. Lo abbiamo fatto partendo dalla riconversione ecologica, con un saggio e una iniziative di legge regionale nel Lazio. E poi, dal 2017, dedicandoci a raccontare l'Economia Circolare. Grazie alla collaborazione con il consorzio Ecodom prima e con Erion poi, abbiamo costruito il primo Atlante Italiano dell'Economia Circolare e, nel 2020, lanciato la prima testata giornalistica online completamente dedicata al tema: EconomiaCircolare.com.

La Scienza Partecipata per l'attivismo

Abbiamo aggiunto alla cassetta degli attrezzi per sostenere persone, comitati e associazioni impegnate nel contrastare opere e politiche devastanti lo strumento della Scienza Aperta Partecipata. Abbiamo iniziato nel 2017 in Campania con Veritas, un progetto di epidemiologia popolare per fare chiarezza sugli effetti che le contaminazioni ambientali possono avere sulla salute umana. Da allora lavoriamo quotidianamente in campagne di monitoraggio ambientale partecipato delle matrici e ambientali (suolo, aria, acqua).

Una rivoluzione ci salverà

Nel 2015 A Sud ha organizzato un evento che ha coinvolto la scrittrice Naomi Klein e numerose realtà sociali in uno dei luoghi più simbolici per l’attivazione territoriale: Spin Time.
Secondo Klein “la crescita ad ogni costo sta uccidendo il pianeta. La rivoluzione non è più una questione ideologica. È una questione di sopravvivenza”. In questo scenario, solo “una fede incrollabile nell’uguaglianza dei diritti di ogni persona […] separeranno la civiltà dalla barbarie.”
In un momento in cui anche in Italia le lotte ambientali stavano vivendo un nuovo momento di vitalità e articolazione sociale, l’iniziativa ha fornito una preziosa occasione di riflessione in vista della COP di Parigi.

Stop Biocidio: Salute e Ambiente

Dal 2013 lavoriamo al fine di sostenere comitati e organizzazioni impegnati nelle attività di denuncia del nesso tra contaminazione ambientale e danni alla salute. Abbiamo partecipato attivamente a tutte le iniziative della rete Stop Biocidio in Terra dei fuochi e dato vita ad una rete analoga nel Lazio con l’obiettivo di connettere le vertenze territoriali che alla denuncia verso progetti contaminanti univano la necessità di attivarsi per la difesa della salute pubblica.
Il tema della difesa della salute è per noi asse centrale della riflessione sul diritto al futuro e alla vita negato da logiche speculative e di negazione di futuro per milioni de persone che oggi vivono in aree altamente contaminate nelle quali mancano interventi istituzionali efficaci per il risanamento e le bonifiche.

Esercizi di democrazia diretta per i beni comuni

Nel 2011 abbiamo partecipato a una delle più grandi sfide vinte negli ultimi anni: i referendum di iniziativa popolare su Acqua e Nucleare. Un enorme sforzo organizzativo che ha visto per mesi migliaia di attiviste e attivisti di tutta Italia lavorare assieme sui territori per portare ai seggi milioni di italiani.
Un grande esempio di come potrebbe e dovrebbe funzionare la democrazia, con maggior peso agli strumenti di partecipazione diretta. Una vittoria cercata e ottenuta, finita con una festa immensa . Il 12 giugno del 2011 è un giorno che porteremo sempre nel cuore.

La Giustizia Climatica

Dalla giustizia ambientale alla giustizia climatica. La più grande emergenza planetaria, quella climatica, è ormai al centro dello scenario. Fare informazione, formazione e campaigning su cosa significhino i cambiamenti climatici in termini di impatti, di violazione dei diritti umani, di creazione di disuguaglianze e di devastazione ambientale è un tassello fondamentale per vincere la sfida del secolo.

Mappare i conflitti ambientali

Nel 2007 abbiamo inaugurato il CDCA, primo Centro di Documentazione sui Conflitti Ambientali in Italia, nato da un progetto di A Sud e diventato nel 2010 centro studi indipendente, che è diventato punto di riferimento a livello nazionale e internazionale promuovendo progetti di ricerca in rete tra accademia e attivismo.
Assieme al centro abbiamo lanciato nel 2007 il primo atlante dei conflitti ambientali nei sud del mondo, poi confluito, nel 2015, in un grande progetto europeo di ricerca che ha dato vita all'EJAtlas, il primo Atlante Globale della Giustizia Ambientale. Nel 2015 abbiamo inoltre lanciato l'Atlante Italiano dei Conflitti Ambientali, uno strumento partecipato che da allora raccoglie e racconta oltre 150 conflitti ambientali italiani.

Denunciare le responsabilità, sostenere l'attivismo

Sin dalla nascita di A Sud abbiamo individuato nei conflitti ambientali uno strumento prezioso per analizzare lo sfruttamento intensivo delle risorse naturali e l'imposizione di decisioni e politiche sui territori, sintomo dell'insostenibilità di un intero modello economico. Supportare le comunità colpite e denunciare le condotte delle imprese, a partire da quelle italiane, sono le nostra mission. A sostegno delle battaglie ambientali, dai Sud del mondo all'Italia lavoriamo per costruire strumenti di incidenza orientati al cambiamento.

L'incontro tra ecologismo e femminismo

In America Latina abbiamo incontrato, conosciuto e iniziato a coltivare l'ecofemminismo, che coltiva quel fertile terremo comune tra le lotte dell'ecologismo e quelle del femminismo.
Attraverso le donne indigene colombiane, in Guajira e in Cauca e le studiose e attiviste latinoamericane abbiamo imparato che le dinamiche di dominazione sulla madre terra sono le stesse che da millenni si giocano sul corpo delle donne e che la liberazione dell'una è legata alla liberazione dell'altra.
Da questo percorso di emancipazione che unisce linguaggi e istanze è nato nel 2012 il premio Donne Pace Ambiente Wangari Maathai che ogni anno assegniamo a gruppi di attiviste in prima linea nei conflitti ambientali in Italia.

L'epoca dei Forum Sociali

In quegli anni, gli anni dei World Social Forum abbiamo partecipato e fatto rete con organizzazioni e network internazionali convinti che un altro mondo fosse possibile. E urgente. Abbiamo partecipato ai Forum Sociali Mondiali in Brasile, Venezuela, Tunisia. Al vertice dei popoli di Cochabamba, nel 2010, a Rio+20 nel 2012. Momenti fondamentali di scambio, arricchimento, costruzione di senso comune e di grandi campagne internazionali su commercio, estrattivismo, diritti, agricoltura, energia, democrazia.

Morales incontra i movimenti sociali italiani

Nel 2007 abbiamo ospitato in Italia il primo presidente indigeno della Bolivia, Evo Morales, organizzando uno storico storico appuntamento che ha visto Morales, da poco eletto, dialogare in assemblea i rappresentanti dei principali movimenti sociali italiani in un incontro completamente auto-organizzato dalle realtà sociali della città nella palazzina occupata di Via de Lollis, a Roma.

Costruendo ponti

Tra il 2005 e il 2010 abbiamo organizzato carovane di solidarietà e di interposizione, portando in Messico, Colombia, Bolivia ed Ecuador rappresentanti istituzionali, giornalisti, attivisti.
Allo stesso modo abbiamo ospitato in Italia leader indigeni e attivisti latinoamericani; organizzato incontri istituzionali e iniziative pubbliche, favorito lo scambio di esperienze, promosso gemellaggi e sinergie tra enti locali da un lato all'altro dell'oceano.

10 anni a “camminare domandando” in America Latina

Per dieci anni abbiamo calcato senza sosta le strade di Colombia, Bolivia, Ecuador e Messico lavorando con comunità indigene e organizzazioni di base in battaglie contro mega progetti estrattivi, infrastrutture, privatizzazioni. Lo abbiamo fatto con le relazioni e il supporto politico, le campagne e la cooperazione. Progetti decisi dalle comunità, senza cooperanti espatriati, mirati a rafforzare le realtà locali.

Nasce A Sud

La nostra storia inizia nel 2003.
Nasce dall'incontro di attivisti e attiviste che per ragioni diverse avevano scelto l'America Latina come territorio da attraversare, per cui lavorare e da cui imparare. Erano anni di grande fermento: il risveglio di un sub-continente rivelava al mondo tutta l'ingiustizia di politiche neo coloniali e insostenibili e assieme l'urgenza di cambiare il corso della storia.
Lavorare per la giustizia ambientale è da allora la nostra missione. Leggere i fenomeni ecologici attraverso le loro conseguenze sociali, economiche, politiche. E lavorare per rimuoverle.

I nostri valori

Indipendenza

Siamo un'organizzazione che agisce senza subire influenze esterne o pressioni da parte di soggetti che possono compromettere la nostra missione e i nostri obiettivi. Manteniamo la nostra autonomia per garantire la massima efficacia nelle nostre azioni e nei nostri obiettivi.

Coraggio

Ci impegniamo ad agire con coraggio e determinazione, affrontando le sfide che incontriamo e promuovendo cambiamenti radicali nella società. Siamo pronte a prendere posizioni scomode e a lottare per i diritti delle persone, delle comunità e degli ecosistemi.

Intersezionalità

Adottiamo una lettura ecotransfemminista contribuendo a integrare femminismo e ecologismo come approcci necessari e interdipendenti.
Nella nostra visione tutto si tiene: il decolonialismo, l’anti patriarcato, l’antifascismo e l’antirazzismo, la valorizzazione delle diversità del mondo e la responsabilità umana per il mantenimento della vita.

Reciprocità

Siamo una comunità che condivide gli stessi valori e lotta per gli stessi obiettivi. Ci impegniamo a costruire relazioni di solidarietà e sorellanza tra noi, per aiutarci nei momenti di difficoltà e celebrare insieme le vittorie che otteniamo. Inoltre, ci impegniamo a costruire relazioni di solidarietà con le comunità con cui lavoriamo, per sostenerci a vicenda nella lotta per la giustizia ambientale e climatica.

Apertura

Promuoviamo l'inclusività, valorizzando le diversità e la collaborazione. Siamo un'organizzazione che accoglie attivamente tutte le persone, indipendentemente da identità di genere, origine, orientamento sessuale, religione o abilità, e ci impegniamo a creare spazi sicuri e accoglienti per tutte le persone, in cui tutte le voci possono essere ascoltate e valorizzate.

Su cosa lavoriamo

Fatti sentire! Dona il tuo 5x1000 ad A Sud!

Sostenere A Sud significa contribuire alla difesa dei beni comuni e dei diritti delle comunità. Ricorda il codice fiscale: 97296720580

Sostienici

Il nostro team

Laura Greco

Laura Greco

Presidente - Responsabile Formazione
Marica Di Pierri

Marica Di Pierri

Portavoce - Responsabile Ricerca

Lucie Greyl

Responsabile Progettazione e Relazioni Internazionali

Sara Vegni

Responsabile Advocacy

Annalisa Cavallini

Responsabile Amministrazione

Alessandra De Santis

Responsabile Economia Circolare

Nicole Marcellini

Responsabile Formazione

Alessandro Bernardini

Area Formazione

Carlotta Indiano

Area Comunicazione

Irene De Marco

Area Comunicazione

Alessandro Coltrè

Area Comunicazione

Alessandro Bartolini

Area Amministrazione

Daniele Mingardi

Area Formazione

Beatrice Poti

Area Formazione

Martina Leigheb

Area Progettazione

Jessica Ferretti

Area Formazione

Iscriviti alla nostra newsletter!