Summer school di CJLL: Palermo capitale europea della giustizia climatica

Al via dal 1 al 6 luglio alla UNIPA la Summer School “Democracy and Human Rights”, una settimana di alta formazione internazionale per formare i professionisti del diritto su Cambiamenti climatici e strumenti legali, con giuristi e docenti provenienti da prestigiosi atenei italiani e internazionali 

Come può il diritto contribuire a vincere la sfida del secolo, quella contro la crisi climatica? É la domanda cui mira a rispondere la Summer School della Unipa “Democracy and climate justice”, in programma a Palermo dal 1 al 6 luglio prossimi. L’obiettivo: formare chi lavora non solo nelle aule universitarie ma anche in quelle giudiziarie sui temi, attualissimi, del diritto climatico.


I numeri e i temi

Sei giorni di formazione intensiva, che vedranno la partecipazione di oltre 30 relatori provenienti da diversi paesi europei e extraeuropei e circa 100 tra studenti di dottorato, avvocati e altri professionisti del diritto.

La Summer School ha la direzione scientifica del prof. Nicola Gullo, del Dipartimento di Giurisprudenza dell’Università di Palermo e coinvolge quattro  dottorati: Diritti umani, Pluralismi Giuridici, Studi di genere e Transizione Ecologica, assieme al Master in Diritto e Tecnica della Transizione Ecologica e al CSTE, Centro di sostenibilità e transizione ecologica di Ateneo, diretto del prof. Maurizio Cellura.

I principali focus tematici sono dedicati al fenomeno in rapida crescita del contenzioso climatico e alla transizione ecologica. Da un lato, il crescente utilizzo di strumenti legali che intendono fungere da stimolo a politiche climatiche ambiziose, con oltre 2180 casi – triplicati in appena sei anni – dinanzi a 65 diverse giurisdizioni nazionali o sovranazionali per indurre autorità pubbliche e imprese a migliorare le proprie policy sul clima. Dall’altro, la transizione ecologica come orizzonte per il quale costruire strumenti e competenze.

 

Una sfida interdisciplinare

Come racconta il Prof. Gullo, che oltre a curare la direzione scientifica della Summer School è coordinatore scientifico del progetto CJLL – Climate Justice Living Lab, finanziato dalla Commissione UE, nell’ambito del quale è promossa, “La Summer School si propone di esaminare, con il contributo di esperti, studiosi e attivisti ambientali di tutto il mondo, la nuova frontiera del diritto pubblico che è rappresentata dal contenzioso climatico, per valutare in quale misura le esigenze della giustizia climatica possano condizionare e influenzare l’esercizio dei diritti umani ed incidere sul funzionamento e le dinamiche partecipative delle democrazie contemporanee”.

La consapevolezza da cui si è partiti nell’organizzazione del corso è che le competenze necessarie a rispondere alle sfide climatiche sono interdisciplinari: una mobilitazione di energie e di competenze che riguarda dunque non solo il dipartimento di giurisprudenza, ma l’intero ateneo palermitano. Lo sottolinea il Rettore dell’Università di Palermo Massimo Midiri L’organizzazione della Summer School “Democracy and Climate Justice” da parte del Dipartimento di Giurisprudenza e del Centro di Sostenibilità e Transizione Ecologica costituisce una straordinaria occasione per un confronto di carattere internazionale e interdisciplinare sul ruolo che può assumere il diritto nella gestione della crisi climatica. Con il contributo di esperti e studiosi provenienti da università italiane e straniere e da organizzazioni ambientaliste di rilievo internazionale saranno approfondite le prospettive del contenzioso climatico che contribuisce a stimolare e orientare le politiche degli Stati per la realizzazione degli obiettivi della neutralità climatica e della riduzione della temperatura nel nostro pianeta. L’Università di Palermo, in armonia con la scelta di fondo di garantire l’attuazione del principio di sostenibilità ambientale, ritiene prioritario promuovere e incoraggiare la ricerca e la formazione nel settore della giustizia climatica in collaborazione con le istituzioni giudiziarie, l’ordine degli avvocati, le amministrazioni territoriali e le associazioni ambientaliste”.

La summer school è accreditata anche dall’Ordine degli Avvocati di Palermo e la frequenza ai corsi è valida per la formazione professionale degli avvocati iscritti all’albo. Una scelta le cui ragioni spiega il Presidente del Consiglio dell’Ordine, l’avvocato Dario Greco:Siamo sempre lieti di collaborare con il nostro Ateno e con il Dipartimento di Giurisprudenza nell’attività formativa degli avvocati. La tutela dell’ambiente ha di recente ricevuto copertura costituzionale. Noi giuristi abbiamo il dovere di riaffermare e telare il diritto inviolabile a vivere in mondo in cui l’ecosostenibilità rimanga sempre un punto di riferimento delle politiche nazionali ed internazionali”.

Il programma e gli ospiti

Consulta il programma

Ad alternarsi nelle sessioni della Summer School oltre 30 tra docenti, giuristi e avvocati esperti di diritto ambientale e climatico, provenienti da prestigiosi atenei italiani e internazionali (tra cui Spagna, Ucraina, India, Ecuador) e da organizzazioni di legali specializzati in ambito climatico.

Tra essi: i professori Giacinto Della Cananea e Fabrizio Fracchia dall’Università Bocconi, il prof. Guido Corso da RomaTre, le prof.sse Loredana Giani dell’European University di Roma e Monica del Signore da Milano Bicocca, il prof. Francesco Montanari dell’Università D’Annunzio di Chieti-Pescara e molti e molte altri.

Tra gli ospiti internazionali, la prof.ssa Valentina Abalmasova dell’ Università di Mariupol, in Ucraina, interverrà sugli impatti ambientali e climatici dei conflitti armati, analizzando il caso ucraino mentre la prof.ssa Shashikala Gurpur di Pune, in India, racconterà i più rilevanti casi legali climatici avviati nel paese asiatico.

Tra gli ospiti anche Norma Bargetzi di KlimaSeniorinnen, organizzazione svizzera di anziane signore protagonista della clamorosa vittoria contro la Svizzera dell’aprile scorso dinanzi alla Corte Europea dei Diritti Umani; l’avvocato Joseph Udell, del Climate Litigation Network, team legale nato dalla straordinaria esperienza della fondazione Urgenda, vincitrice della prima litigation climatica in Europa contro lo Stato Olandese, l’avv. Luca Saltalamacchia, della Rete Legalità per il clima, protagonista di numerose cause legali ambientali e climatiche e a capo del team legale del contenzioso climatico contro lo Stato Italiano, Giudizio Universale, e l’Associazione a Sud, promotrice della causa che partecipa e co-promuove la Summer School assieme al network del progetto CJLL.

 

Venerdì e sabato nel Parco delle Madonie 

Gli ultimi due giorni del corso intensivo prevedono lo spostamento di studenti e docenti dalle aule di Giurisprudenza di via Maqueda, nel pieno centro di Palermo, a Petralia Sottana, centro delle Madonie che ospita una delle comunità più vitali della zona e che costituisce un vero e proprio laboratorio sociale, una comunità di pratiche preziose per produrre conoscenza e consapevolezza.

A Petralia Sottana infatti, parte del Parco naturale delle Madonie, sono nate la prima Comunità energetica solidale con forma cooperativa, un’associazione fondiaria che intende recuperare e rigenerare terreni incolti, oltre a una miriade di progetti piccoli e grandi che coniugano giustizia ambientale e sociale con la tutela del territorio e delle risorse ecosistemiche. “Il territorio madonita è vocato per natura ai progetti di carattere ambientale – sottolinea il presidente del Consiglio comunale Giuseppe Dino – poter ospitare decine di giovani in formazione, interessati al diritto e ai cambiamenti climatici è una straordinaria opportunità per fare rete e per mostrare come stiamo lavorando per trasformare in azioni la nostra visione di sostenibilità a tutto tondo”.

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Per informazioni e interviste con ospiti e organizzatori:

maricadipierri@asud.net

+39 348 6861204


La Summer School è realizzata nell’ambito del progetto CJLL – Climate Justice Living Lab, un progetto Erasmus+ finanziato dalla Commissione UE, promosso da Unipa in partnership con le università di Tarragona (Spagna) e Mariupol (Ucraina), con l’organizzazione ecologista A Sud (Italia) e con PR Consulting (Grecia).

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