Un nubifragio (detto erroneamente “bomba d’acqua”), può essere definito come una precipitazione piovosa, spesso temporalesca (cioè accompagnata da tuoni e fulmini) caratterizzata da intensità elevata ovvero quantità abbondanti in un breve periodo di tempo, spesso accompagnate da rovesci di grandine e forti folate raffiche di vento, che possono provocare effetti disastrosi.
I nubifragi possono portare ad allagamenti in determinate aree, causando danni significativi a edifici e infrastrutture che potrebbero risultare danneggiate dall’eccessiva presenza di acqua; danneggiamento di colture agricole per sommersione ed effetti di grandine e vento; aumento di smottamenti e frane, e problemi ambientali di diverso tipo (ad esempio le piogge intense possono portare a scarichi di acqua piovana che contengono inquinanti, contribuendo a problemi ambientali come l’inquinamento delle acque superficiali e la perdita di biodiversità).
A causa dell’aumento delle temperature globali dovute ai cambiamenti climatici derivanti dall’aumento dei gas serra, si sta verificando una notevole intensificazione dei nubigrafi. Infatti con l’aumento delle temperature, si verifica un aumento dell’evaporazione dell’acqua dagli oceani e dalle superfici terrestri. Questo comporta un aumento della capacità dell’atmosfera di contenere vapore acqueo, fornendo un maggiore carico di umidità che può condensarsi e precipitare sotto forma di pioggia violente e improvvise durante gli eventi meteorologici.
Questa definizione è parte del Glossario degli eventi estremi del progetto Sentinelle Climatiche.
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Sentinelle Climatiche è un progetto promosso da A Sud con Cospe, Un Ponte per, Resilea, Palmanana, Docenti senza frontiere, CDCA, Società Meteorologica Italiana, Ismed-CNR, finanziato da AICS (Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo)