(Non) sono solo canzonette
(Non) sono solo canzonette – se a Sanremo la cultura è (in)sostenibile… è ora di cambiare musica!
Mentre inizia la rassegna musicale ad alto impatto non solo di pubblico ma anche ambientale, A Sud e la sua rete di partner lanciano il programma Cultura Sostenibile – eventi d’impatto a basso impatto, per la transizione ecologica delle attività culturali
Inizia oggi il Festival di Sanremo, uno degli eventi italiani più seguiti e chiacchierati, ma anche – ahinoi – un evento che ha un impatto ambientale tutt’altro che trascurabile. Da anni il seguitissimo festival della canzone italiana dichiara di impegnarsi nella riduzione delle proprie emissioni, ma tra allestimenti e logistica ha un costo notevole da un punto di vista ambientale. Inoltre, raccoglie sponsorizzazioni e dà enorme visibilità ad aziende dall’impronta ecologica estremamente pesante come Coca-Cola, Costa Crociere e, naturalmente, il main partner Eni. Per quanto sia fatta sotto il nome della controllata “green” di Eni, Plenitude, l’operazione odora di greenwashing lontano un miglio, come denunciato da più parti nel corso degli anni, e contribuisce all’opera di art e cultural washing che Eni porta avanti in Italia da decenni e che abbiamo approfondito nel Dossier ENI: La cultura a sei zampe.
L’avvento di Sanremo ci da l’opportunità di riflettere sul ruolo della cultura nel traghettare un cambiamento, non più rimandabile, verso modelli di organizzazione e di produzione a basso impatto. Crediamo infatti che l’arte e la cultura possano tramutare la conversazione sul cambiamento climatico in azione concreta, partendo da una trasformazione interna al settore. È una sfida cruciale, in cui A Sud vuole fare la sua parte, attraverso il lancio di un programma dedicato: “Cultura Sostenibile”.
IL PROGRAMMA
CULTURA SOSTENIBILE
EVENTI D’IMPATTO A BASSO IMPATTO
Da 20 anni A Sud lavora sui temi della giustizia climatica e ambientale attraverso advocacy, monitoraggio partecipato, educazione ecologista, supporto ai conflitti ambientali e diffusione del modello dell’economia circolare.
La consapevolezza che la crisi climatica è anche una crisi culturale ci ha portato a investire in questo campo. Per questo, insieme a economiacircolare.com abbiamo messo le nostre competenze ecologiche a servizio del mondo culturale, alleandoci con MeltingPro – Professione cultura, da anni attiva nel settore.
Percorsi formativi e consulenziali
sulle tematiche connesse all’impatto ambientale e sociale del settore culturale
Monitoraggio e misurazione impatto emissivo
tramite raccolta dati e analisi dell’impronta di carbonio
Analisi dei bandi
per finanziare attività in chiave sostenibile e costruzione di piani di sostenibilità per i bandi che la richiedono (es. Europa Creativa)
Strategia di marketing
supporto alla definizione di una efficace e trasparente strategia di comunicazione relativa agli interventi messi in campo, lontana dal greenwashing
Sviluppo di policy ambientale
sia di evento che di organizzazione, con strategie per la programmazione e la gestione basata sulla riduzione dell’impatto ambientale, sull’economia circolare e su azioni di sensibilizzazione e coinvolgimento dei pubblici rispetto all’emergenza climatica.
A CHI CI RIVOLGIAMO
Lavoriamo con enti culturali e creativi che intendono intraprendere un processo di conversione ecologica, acquisire consapevolezza sui temi della sostenibilità ambientale e sociale, tenendosi lontani da operazioni di greenwashing. Ma il nostro programma è rivolto anche agli enti del terzo settore che organizzano eventi: tra i nostri partner strategici, ad esempio, c’è Arci Nazionale.