Net4Defenders: nasce un Hub di protezione per attivisti criminalizzati

Martedì 17 giugno a Roma, presso Europa Experience, associazioni e movimenti presentano un rapporto sullo spazio civico in Italia e un hub di protezione per attivistə criminalizzatə. Un’iniziativa per difendere democrazia e diritti contro la stretta repressiva del Decreto Sicurezza.


Martedì 17 giugno a Roma, dalle ore 9.30 alle 16,  presso Europa Experience, in Piazza Venezia 6, Arci, Amnesty International Italia, Un Ponte Per, Greenpeace, Cospe, A Sud, Giuristi democratici, Legal Team Italia, Rete In Difesa Di, Gay Center, Antigone, Baobab Experience, Rete No Ddl, Ultima  Generazione, Extinction Rebellion, Social Forum per l’Abitare, Mediterranea e Potere al Popolo, daranno vita ad un Advocacy Forum dal Titolo: “L’Italia del  Decreto Sicurezza. Come difendere la Democrazia e lo Stato di Diritto”

Nel corso dell’evento, alla presenza di rappresentanti istituzionali e giornalisti, sarà  presentato il rapporto di monitoraggio dello spazio civico in Italia nel 2024 e un Hub  di protezione per attivisti e organizzazioni della società civile colpiti da processi di  criminalizzazione. 

Previsti, tra gli altri, gli interventi degli europarlamentari Cecilia Strada, Sandro  Ruotolo, Alessandro Zan, Benedetta Scuderi, dei senatori e senatrici Peppe De  Cristofaro, Susanna Camusso, Ilaria Cucchi, dei deputati Matteo Mauri, Marco  Grimaldi, Marco Furfaro. 

Interverranno anche Marco Patarnello, Magistratura Democratica, Luca Blasi, Rete No Ddl, e don Mattia Ferrari, Mediterranea

L’iniziativa si colloca all’interno del progetto Net4Defenders, un progetto finanziato  dall’Unione europea all’interno del programma CERV, che è stato pensato per fornire  sostegno concreto e integrato a Difensori dei diritti umani (HRD) e Organizzazioni  della società civile (CSO) che operano in un ambiente sempre più ostile. 

Net4Defenders è stato promosso da Arci, insieme a NovAct (Spain), PIC (Slovenia),  Fondazione Poradni Prawnych (Polonia), LDH Ligue Pour la Defence Des Droit De  l’Homme (Francia) e European Civic Forum, ed è attivo nei 5 Paesi in cui hanno sede le organizzazioni che lo hanno promosso.

Tra il 2024 e il 2025 l’Italia ha vissuto un’accelerazione di dinamiche repressive che  compromettono in maniera grave lo spazio civico. Dall’uso di tecnologie di  sorveglianza e infiltrazioni a danno di attivisti, alle norme restrittive che limitano la  libertà di manifestare, fino agli attacchi contro sedi associative e partiti politici,  emerge un contesto che impone una riflessione urgente sulla tenuta democratica del  Paese. 

Civicus Monitor ha classificato l’Italia come Paese in cui lo Spazio Civico è ristretto  e la Commissione europea ha raccomandato al governo di adottare misure per  mitigare “qualsiasi rischio di impatto negativo sulla libertà di stampa” e di “garantire  che siano in vigore regole o meccanismi per fornire finanziamenti ai media del  servizio pubblico” per assicurare l’indipendenza. 

Il governo italiano non ha preso alcuna misura per attuare queste raccomandazioni e  impedire la restrizione delle libertà democratiche a cui stiamo assistendo, al contrario  la recente approvazione del recente decreto Sicurezza conferma politiche restrittive  che comprimono ulteriormente lo Spazio Civico. 

In questo contesto le organizzazioni promotrici rivolgono un appello alle istituzioni  italiane affinché si adottino al più presto misure per invertire una tendenza che sta  portando l’Italia in fondo alle classifiche europee per la libertà di espressione e di  manifestazione del dissenso e, nello stesso tempo, lanciano uno strumento per  supportare chi sarà colpito nei prossimi mesi da misure restrittive e processi di  criminalizzazione.

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