Una mareggiata è un aumento temporaneo e significativo del livello del mare lungo le coste, causato principalmente da forti venti, basse pressioni atmosferiche o eventi meteorologici come cicloni tropicali. Questi fattori possono generare onde molto elevate che si spostano verso la riva, portando con sé un aumento del livello del mare.
Le mareggiate possono causare inondazioni costiere, danni alle infrastrutture, erosione della spiaggia e impatti negativi sulla vita marina e sulle comunità costiere. La gravità degli effetti dipende dalla combinazione di fattori come l’intensità delle onde, la durata dell’evento e la morfologia della costa.
Negli ultimi anni si è assistito ad un aumento delle mareggiate e dei loro effetti negativi a causa degli effetti diretti e indiretti dei cambiamenti climatici dovuti all’aumento dei gas serra. Questi ultimi infatti comportano l’aumento del livello del mare, dovuto alla fusione dei ghiacciai montani e dei ghiacci polari, che può intensificare gli impatti delle mareggiate, facilitando l’inondazione delle aree costiere; l’aumento di eventi meteorologici estremi, quali cicloni tropicali e tempeste, che possono generare onde più grandi e contribuire a un aumento del livello del mare lungo le coste; erosione costiera, che rende le aree costiere più vulnerabili alle mareggiate; variazioni nelle onde marine, influendo sulla dinamica degli oceani e sulle caratteristiche delle onde marine, con variazioni sugli impatti sulle mareggiate e sulla loro capacità di causare danni.
Questa definizione è parte del Glossario degli eventi estremi del progetto Sentinelle Climatiche.
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Sentinelle Climatiche è un progetto promosso da A Sud con Cospe, Un Ponte per, Resilea, Palmanana, Docenti senza frontiere, CDCA, Società Meteorologica Italiana, Ismed-CNR, finanziato da AICS (Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo)