Un percorso di formazione gratuito destinato ai docenti per imparare a raccontare ai ragazzi e alle ragazze come prendersi cura della propria città, attraverso l’apprendimento all’aria aperta (outdoor education) e il monitoraggio della qualità di aria, acqua e suolo del territorio in cui vivono (citizen science).

Con A Sud in questi anni abbiamo supportato moltissimi insegnanti in percorsi di tutela dell’ambiente e citizen science. La citizen science letteralmente significa “scienza dei cittadini e delle cittadine” e consiste proprio nel portare avanti percorsi di ricerca dal basso che possano condurre a risultati scientifici utili alla comunità.

Nell’epoca della crisi sanitaria e di quella climatica i ragazzi sono sempre più attenti alle tematiche ambientali e integrarle nel programma formativo scolastico è sentita da molti come una necessità.

Ogni docente e studente può diventare ricercatore e cittadino attento imparando l’utilizzo di tecniche e strumenti di analisi ambientale.
Apprenderemo insieme cos’è la biodiversità grazie a giochi di gruppo da sperimentare nel giardino della scuola, e impareremo a leggere il fenomeno dell’inquinamento dell’acqua e dell’ambiente tramite analisi concrete da svolgere insieme agli alunni.

Se sei interessato a iniziare con noi questo percorso, puoi contattarci alla mail: maurapeca@asud.net o compilare direttamente il modulo di iscrizione qui.


Il programma del corso

 

PRIMA SEZIONE – Introduzione su crisi ambientale e possibili soluzioni

– 9 maggio dalle ore 16.30 alle ore 18.30

Modulo 0 – Presentazione del corso e della piattaforma

Modulo 1 – Crisi ambientale e climatica: una panoramica nazionale e locale

Docente:Maura Peca, ingegnere ambientale, ricercatrice di A Sud

– 10 maggio dalle ore 16.30 alle ore 18.30

Modulo 2 – Possibili soluzioni: economia circolare e rigenerazione urbana

Docente: Alessandra De Santis, esperta di Economia Circolare, segretaria di redazione del magazine economiacircolare.com

 

SECONDA SEZIONE – Educazione ambientale, sensoriale e Citizen science nelle scuole

– 16 maggio dalle ore 16.30 alle ore 18.30

Modulo 3 – La Citizen science nelle scuole

Docenti: Sforzi Andrea, Zoologo, direttore del Museo di storia naturale della Maremma, membro di ECSA: Board of Directors dell’European Citizen Science Association. Paola Talluri, Museo di storia naturale della Maremma

– 17 maggio dalle ore 16.30 alle ore 18.30

Modulo 4 – Modulo tematico / L’acqua: una risorsa preziosa da tutelare e monitorare

Docenti:Bruna Gumiero: Ecologa fluviale, docente presso l’università di Bologna responsabile scientifico dell’Osservatorio di citizen science Flaminia, membro di ECSA). Paolo Carsetti: Laureato in Scienze Naturali. Nel 2006 è stato tra i promotori del Forum Italiano dei Movimenti per l’Acqua, una rete di comitati, associazioni e organizzazioni sociali.

– 23 maggio dalle ore 16.30 alle ore 18.30

Modulo 5 – Modulo tematico / la biodiversità

Docenti: Cristiana Cortesi. Chiara Vitillo, biologa ambientale, collaboratrice Museo di Storia Naturale della Maremma.

– 24 maggio dalle ore 16.30 alle ore 18.30

Modulo 6 – L’educazione esperienziale nei contesti naturali urbani

Docente: Nicole Marcellini, Educatrice specializzata in progetti esperienziali per l’infanzia all’aperto.

– 30 maggio dalle ore 16.30 alle ore 18.30

Modulo 7 – L’educazione ambientale: la scoperta della natura per mezzo di giochi e pratiche

Docente: Cristiana Cortesi, Biologa specializzata in progetti educativi di educazione ambientale, consumo consapevole, sviluppo sostenibile, didattica innovativa delle materie scientifiche, promozione delle parità di genere

 

TERZA SEZIONE: Attività in natura / Uscita pratica

Descrizione: Laboratorio di citizen science. Il monitoraggio della matrice acqua. Un’esperienza da fare con i docenti da replicare con alunni e alunne. A cura di A Sud.

Il corso è realizzato grazie al contributo della Fondazione Charlemagne tramite il programma periferiacapitale, la Chiesa Valdese e dalla Regione Lazio per mezzo del progetto Comunità Solidali 2020.

 


Il corso è realizzato grazie al contributo della Fondazione Charlemagne tramite il programma periferiacapitale, la Chiesa Valdese e dalla Regione Lazio per mezzo del progetto Comunità Solidali 2020.

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