Como

Università dell’Insubria, Didec, aula Magna, via Sant’Abbondio 12

Domenica 5 e lunedì 6 maggio 2022

 

Presso l’Università dell’Insubria, a Como, ci sarà la due giorni di conferenza internazionale con lo scopo di illustrare una panoramica più ampia possibile sui contenziosi legati al cambiamento climatico. I seminari permetteranno di conoscere lo stato dell’arte delle cause in corso e di delineare altre possibili strategie legali con il contributo di molti attori provenienti da tutto il mondo. Saranno chiamati a parlare organizzazioni non governative impegnate per l’ambiente e in lotte contro il cambiamento climatico aziende internazionali, multinazionali, giudici, docenti di diritto e molto altro.

È possibile accedere al seminario online oppure in presenza previa iscrizione.
Link per l’iscrizione
La scadenza dell’iscrizione al seminario è il 14 aprile.

A causa delle misure di restrizione dovute al Covid-19, ci sarà un numero limitato di posti a sedere disponibili. In questo caso, la priorità verrà accordata a chi si sarà iscritto nei termini.

Sarà necessario prestare attenzione alle comunicazioni a ridosso dei giorni di conferenza.

Per partecipare al seminario in presenza è necessario il “Super Green Pass” valido.
Per altri dettagli, invia una email a coronavirus@uninsubria.it

 

La due giorni di conferenza internazionale sui contenziosi climatici

“Climate Change Litigation: a Comparative Law Perspective” è la conferenza internazionale organizzata dal dipartimento di legge, economia e cultura dell’Università dell’Insubria di Como. La conferenza è parte integrante delle attività del dottorato nazionale in Sviluppo sostenibile e cambiamenti climatici, con il supporto del Forum europeo del diritto ambientale. e la Società Italiana di Ricerca in Diritto Comparato

Secondo l’ultimo report IPCC «il cambiamento climatico indotto dall’uomo, compresi eventi ed eventi estremi più frequenti ed intensi, ha causato impatti avversi diffusi e relative perdite e danni alla natura e alle persone», che colpisce in modo sproporzionato i più vulnerabili e quindi e che generano richieste di giustizia climatica.

Impedire che il riscaldamento globale superi 1,5°C nei
nei prossimi decenni è fondamentale; c’è un’alta fiducia che altrimenti «molti sistemi umani e naturali affronteranno ulteriori gravi rischi e naturali dovranno affrontare ulteriori gravi rischi, rispetto a rimanere al di sotto di 1,5°C». Infatti, «il fallimento dell’azione per il clima è il più impattante e secondo rischio a lungo termine più probabile» identificato nell’ultimo Global Risks Perception Survey del del Forum economico mondiale.

Non sorprende che, secondo il rapporto dedicato al 2021 pubblicato dal Grantham Research Institute on Climate Change and the Environment, «il contenzioso sul cambiamento climatico continua a crescere in importanza come un modo per avanzare o ritardare un’azione efficace sul cambiamento climatico». Più di 1000 casi sono stati depositati tra il 2015 e il 2021, con un notevole aumento
nel numero di casi strategici.


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