Giudizio Universale

La causa del secolo

Abbiamo deciso di citare in giudizio lo Stato Italiano per inadempienza climatica. Chiediamo misure più stringenti per rispondere all’emergenza climatica.


La campagna

Insieme ad un’ampia coalizione di associazioni e persone abbiamo chiesto allo Stato di fare di più per il clima.

Tra desertificazione che avanza, siccità sempre più lunghe, ondate di calore, alluvioni e innalzamento dei mari rischiamo di sacrificare ampie zone del paese sull’altare del clima che cambia.

E non c’è davvero più tempo da perdere: il “Giudizio universale” è arrivato! 

Il monito lanciato dalla comunità scientifica è incontrovertibile: l’emergenza climatica è la più grande minaccia che incombe sulla nostra società, ma gli obiettivi fissati sono insufficienti.

In moltissimi paesi, movimenti e cittadini stanno citando in giudizio Stato, istituzioni e imprese per costringerli ad attuare politiche realmente efficaci. Abbiamo deciso di fare causa anche in Italia, chiedendo allo Stato Italiano di attuare misure più stringenti per rispondere ai cambiamenti climatici e invertire il processo.

Scopri di più sulla causa legale qui


Chi siamo 

Siamo cittadine e cittadini, studenti, scienziati, avvocati, attivisti e volontari di associazioni ecologiste, comitati territoriali, centri di ricerca e media indipendenti.

Siamo uomini e donne che portano avanti ogni giorno piccole e grandi battaglie per l’ambiente, per il clima e per i diritti.

Come milioni di altre persone in tutto il mondo ci mobilitiamo per chiedere giustizia sociale, ambientale e climatica e siamo consapevoli che i cambiamenti del clima si traducono sempre più in disuguaglianze e violazioni di diritti umani fondamentali.

La nostra causa, la prima azione climatica promossa contro lo Stato italiano, ha preso il via il 5 giugno 2021, a nome di più di 200 attori, tra cittadini e cittadine, minori e associazioni. 

Guarda la lista delle associazioni aderenti qui

Sentenza di primo grado: Il tribunale ha scelto di non decidere

Dopo più di due anni e mezzo di udienze e migliaia di pagine di documentazione prodotta, il primo grado di giudizio ci ha consegnato una sentenza che evita di discutere nel merito le nostre richieste. Il giudice ha scelto di non decidere e di non prendere in considerazione le conseguenze della crisi climatica sui diritti della popolazione. Ma la campagna Giudizio Universale non si ferma!

In appello per invertire il processo

Mentre la campagna prosegue in tanti territori del paese, Giudizio Universale è ora in attesa di tornare in tribunale per cambiare l’esisto della sentenza in corte d’appello. Per fermare la crisi climatica bisogna invertire il processo!


Come puoi aiutarci 

Per raggiungere il nostro obiettivo e spingere lo Stato italiano a impegnarsi di più nella battaglia contro l’emergenza climatica il tuo aiuto è fondamentale. Aiutaci diventando un’attivista per il clima

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Ricevi maggiori informazioni scrivendo a: info@giudiziouniversale.eu

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