Clean the Cop!

Ripuliamo le Cop sul clima dai grandi inquinatori

La campagna per ripulire le negoziazioni climatiche dalle pressioni dell’industria fossile. Perché? Perché le decisioni prese alle Cop non saranno mai realmente a favore del clima finché parteciperanno ai negoziati così tanti di lobbisti che difendono gli interessi del settore fossile. E i governi, che li accreditano, come possono essere credibili nel perseguire la decarbonizzazione?

clean the cop!

La campagna

Togliamo i Badge ai lobbisti dell'Oil&gas

Non si possono coinvolgere i piromani nella scrittura di una legge contro gli incendi: cercherebbero stratagemmi per indebolirla, o sfrutterebbero l’occasione per scambiarsi fiammiferi ed esche incendiarie. Allo stesso modo, non si possono coinvolgere i lobbisti dei combustibili fossili nelle Conferenze Onu per il clima, il cui obiettivo primario è proprio limitare l’uso delle fonti energetiche fossili: carbone, petrolio e gas.

Attraverso azioni di informazione, denuncia, reporting e pressione istituzionale Clean the Cop! vuole ottenere che i lobbisti italiani che lavorano per l’industria dei combustibili fossili non partecipino alle negoziazioni climatiche, a partire da quelli – la maggior parte – accreditati direttamente dal governo. In un momento cruciale per la sfida climatica, in cui è necessario moltiplicare gli sforzi di riduzione delle emissioni, è fondamentale svincolare gli obiettivi delle Cop da quelli delle imprese del gas e del petrolio e di chi queste imprese le finanzia, per assicurare che le decisioni prese siano realmente a favore del clima.

Il network internazionale

Clean The Cop si inserisce nel contesto di azioni internazionali ed europee.

In particolare, la campagna italiana è collegata alla campagna internazionale Kick Big Polluters Out sostenuta da più di 450 organizzazioni e alla campagna europea Fossil Free Politics – FFP, entrambe impegnate per chiedere una governance climatica libera dai grandi inquinatori. Il 4 novembre scorso, nell’ambito della campagna europea, 112 organizzazioni europee e 15 italiane (tra cui tutti gli aderenti della campagna Clean the Cop!) hanno inviato contemporaneamente una Lettera aperta alla Commissione europea e al proprio governo per chiedere di togliere i badge delle COP clima ai delegati fossili.

Fuori i lobbisti dalle Cop sul clima!

FERMIAMO L'INVASIONE

Le Cop (Conferenza delle Parti dell'UNFCCC, Convenzione Quadro sui Cambiamenti Climatici delle Nazioni Unite), sono il luogo dove annualmente si discute e si dovrebbero prendere decisioni per porre un freno alla crisi climatica. Un cammino la cui direzione è stata indicata, da tempo, dalla scienza. Ma di sicuro non è la strada per cui lavorano le imprese che fanno profitti estraendo e commercializzando combustibili fossili, le stesse che da decenni, come dimostrato da numerose e clamorose inchieste giornalistiche, promuovono disinformazione e foraggiano il negazionismo climatico.

Chiediamo al governo di rendere conto delle proprie scelte, spiegando al parlamento e ai cittadini chi compone la delegazione che l'Italia invia alle Cop e per quali ragioni. Il governo ha titolo a invitare chi ritiene più opportuno ma in un sistema democratico è importante garantire la trasparenza delle decisioni e l’accountability, in modo che ciascuno possa valutare l’operato dell’esecutivo. In Italia da sempre il rapporto tra politica e portatori d’interesse soffre di una grave carenza di trasparenza, che non aiuta a comprendere il rapporto tra lo stato e le imprese, che siano queste private o partecipate.

NEWS DALLA CAMPAGNA

L'Italia porta a Baku i grandi inquinatori

I numeri della campagna sulla presenza, e gli affari, dei lobbisti delle imprese fossili che il governo ha accreditato per la Cop29 che si sta concludendo a Baku

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Quanti lobbisti ci sono a Baku? I numeri UNFCCC

Le analisi delle campagne internazionali sui lobbisti accreditati alla Cop di Baku secondo i dati dell'UNIFCCC

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Il factsheet riassuntivo di Clean the Cop!

Scarica il factsheet della campagna completo di dati e infografiche

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Voci dalla conferenza stampa di lancio

Emersa dalla Conferenza stampa la volontà congiunta delle forze di opposizione di trasformare le richieste della campagna in azioni parlamentari

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UN TREND IMPRESSIONANTE

Nel 2023 è diventato finalmente obbligatorio per i delegati accreditati alla Cop28 dichiarare chi rappresentassero. Questo importantissimo passo verso la trasparenza ha rivelato la presenza di molti lobbisti dei combustibili fossili “in incognito”.

Prima di questo obbligo si stimava la presenza di 503 lobbisti (alla Cop26) e di 636 (alla Cop27), cifre che non si avvicinano minimamente a quelle – non più stimata ma precisa – delle ultime Cop.

I numeri della Cop29

Quest’anno il dato complessivo è di 1773 lobbisti presenti a Baku, superati solo dalle delegazioni inviate dall’Azerbaigian, Paese ospitante (2229), dal Brasile che ospiterà la Cop30 (1914), e dalla Turchia (1862).

Anche quest’anno i lobbisti dei combustibili fossili hanno ricevuto più pass di tutti i delegati delle 10 nazioni più vulnerabili messe insieme, che sono rappresentate in totale da 1033 delegati. Ancora una volta gli interessi dell’industria fossile hanno più cittadinanza nell’ambito della Cop rispetto ai Paesi che subiscono maggiormente gli impatti della crisi climatica.

IL BATTAGLIONE DEL FOSSILE

Lo scorso anno a Dubai i lobbisti dei combustibili fossili registrati sono stati ben 2.456, superando in numero quasi tutte le singole delegazioni nazionali, e di gran lunga le delegazioni delle dieci nazioni più vulnerabili ai cambiamenti climatici messe insieme (1.509).

Quando parla di nazioni vulnerabili, la campagna internazionale Kick Big Polluters Out fa riferimento alla graduatoria della Notre Dame Global Adaptation Initiative (ND-GAIN) dell’Università di Notre Dame in cui ai livelli più bassi (maggiore vulnerabilità) troviamo, in ordine di vulnerabilità crescente: Mali, Sudan, Eritrea, Tonga, Somalia, Guinea-Bissau, Micronesia, Niger, Isole Salomone, Chad.

L'Europa schiera l'oil&gas

Secondo l’analisi di Fossil Free Politics, L’Unione europea ha accreditato alla Cop29 113 lobbisti dei combustibili fossili come parte delle delegazioni ufficiali di governi nazionali europei, tra cui Grecia, Italia, Svezia e Belgio.

L’Italia risulta uno dei più grandi sponsor europei delle lobby fossili insieme alla Grecia e ha facilitato la presenza di aziende come Eni, Italgas, Edison, Seingim e Confindustria, ma anche Mediterranean Energy and Climate Organisation (OMEC), Tokyo gas e Socar. Non è un caso che proprio Italia e Grecia siano tra i principali acquirenti di gas dall’Azerbaijan tramite il mega-gasdotto Southern Gas Corridor (SGC), di cui l’Unione europea sta attivamente promuovendo l’espansione.

Ci sono altri 5 delegati che lavorano per Snam che sono registrati come affiliated advisor della Venice Sustainability Foundation, che sembra slegata dalle fossili ma che ha tra i suoi fondatori Eni e Snam.
Snam ci ha comunicato che tre dipendenti accreditati non hanno poi partecipato alla Cop.

L'ITALIA NON FA ECCEZIONE

I primi dati disponibili sulla Cop29 di Baku, pubblicati da Fossils Free Politics ed elaborati da Clean the Cop!, contano 22 accrediti concessi dal nostro governo a lobbisti del fossile italiani su un totale di 28. Una presenza ingombrante che rende le Conferenze sul clima occasioni per negoziare accordi per lo sfruttamento di combustibili fossili e non per il loro abbandono. Un esempio? Nei primi giorni di negoziato, come denunciato da ReCommon, Italgas ha siglato un accordo commerciale con l’azera Socar.

Considerato che le presenze alla Cop29 in termini assoluti sono la metà di quelle della Cop28, il dato di quest’anno è in proporzione più alto di quello dell’anno scorso.

LO SCENARIO SI RIPETE

Alla Cop28 di Dubai il governo italiano aveva accreditato 40 lobbisti italiani su un totale di 47.

Le presenze maggiori erano quelle di Saipem (16) ed Eni (14) seguite da A2A (4) e Snam (4), Edison (1) ed Enel (1) – i cui affari, legati alla sempre maggiore diffusione delle fonti fossili, sono divergenti rispetto agli obiettivi della Cop.

 

L'APPELLO DEL MONDO SCIENTIFICO

La campagna ha lanciato un appello alla politica, firmato da decine di scienziate e scienziati ed accademici che lavorano sui cambiamenti climatici, per chiedere al governo di non concedere accrediti per partecipare alle negoziazioni internazionali sul clima a rappresentanti di imprese coinvolte in attività di sfruttamento, lavorazione o distribuzione di carbone, petrolio e gas  e di promuovere scelte finalmente in linea con le indicazioni della scienza, non con i piani industriali delle imprese petrolifere.

Speciale Cop29

Il dossier di approfondimento sulla Cop della finanza climatica

Questo Speciale di EconomiaCircolare.com analizza l’influenza delle aziende fossili nelle conferenze internazionali sul clima, racconta i meccanismi della diplomazia climatica e prova a restituire loro la necessaria trasparenza grazie a tanti contributi e voci di esperti ed esperte.

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PROMOTORI

“Clean the Cop!” è una campagna nazionale promossa da A Sud, EconomiaCircolare.com e Fondazione Openpolis e collegata alla campagna internazionale Kick Big Polluters Out.

ADERENTI

 

Aderiscono alla campagna:

GREENPEACE ITALIA

ISDE ITALIA – MEDICI PER L’AMBIENTE

ENERGIA PER L’ITALIA

COORDINAMENTO NAZIONALE NO TRIV

RINASCIMENTO GREEN

SCOMODO

 

 

La campagna è realizzata con il contributo di Minor Foundation for Major Challenges

 

I dati diffusi da “Clean the Cop!” sono elaborati sulla base di quelli forniti dall’UNFCCC e dalle elaborazioni realizzate dalle campagne Kick Big Polluters Out e Fossil Free Politics, e da Fondazione Openpolis e ReCommon. In particolare, per l’analisi dei dati sono stati utilizzati il file dell’UNFCCC degli accrediti alla Cop28 e dell’elenco provvisorio dei partecipanti registrati alla Cop29. Sono state cercate imprese che fanno affari con le fonti fossili secondo il perimetro delineato dalla campagna Fossil Free Politics. L’analisi ha incluso anche soggetti che, pur lavorando per le oil&gas italiane, sono stati accreditati come affiliated advisor di altre aziende.

Info e contatti

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