Nell'ottobre scorso (nei giorni tra l’8 e 11) si sono riunite a Quito diverse organizzazioni e reti sociali per ascoltare, conversare e discutere riguardo la stretta relazione che c’è tra i progetti per l'approvvigionamento energetico, il debito estero ed ecologico, il cambiamento climatico, l’espropriazione dei territori, la repressione e la resistenza. Dalla Assemblea è emersa una agenda di azione e proposte dal basso che guarda oltre il vertice di Copenaghen che - nonostante le aspettative - si annuncia già come l'ennesimo fallimento della politica. La riunione di Quito è stata celebrata nell'ambito della settimana di azione in difesa della Madre Terra, lanciata dai movimenti sociali - in particolare indigeni - durante l'ultimo FSM di Belem,all'inizio del 2009.
Dichiarazione dell' Assemblea internazionale sui progetti per l'approvvigionamento energetico come causa di criminalizzazione e debito ecologico