Libertà E Giustizia Per ATENCO – Campagna Nazionale E Internazionale

Libertà e Giustizia per ATENCO – Campagna nazionale e internazionale

atencoTutte noi e tutti noi, persone e organizzazioni, a quasi tre anni dalla terribile repressione avvenuta a San Salvador Atenco, desideriamo dichiarare:
1.Che il movimento in difesa della terra, che nacque nel 2001 di fronte all’iniziativa governativa di espropriare la terra per costruire un nuovo aeroporto per Città del Messico, è un movimento sociale le cui motivazioni e le cui richieste sono giuste, legittime e credibili, e che la violenza non avrebbe mai dovuto essere la risposta dello Stato a questo movimento di contadini e residenti. Il Fronte dei Popoli in Difesa della Terra (Frente de Pueblos en Defensa de la Tierra, FPDT) rappresenta quel movimento. Lo Stato ha sbagliato in quel momento a polarizzare il conflitto e dare a questa problematica sociale una risposta autoritaria.2.Le innumerevoli violazioni dei diritti umani nell’operazione voluta dai governi federale, statale e municipale nel maggio 2006 costituiscono un fatto deprecabile che è stato documentato a livello nazionale e internazionale da riconosciuti organismi a difesa dei diritti umani. Diversi settori dello Stato, compresi funzionari federali, hanno riconosciuto la gravità degli abusi commessi a San Salvador Atenco. Non esiste alcun dubbio che tali violazioni siano state commesse. Discutibilmente, la Suprema Corte di Giustizia, nella sua delibera della scorsa settimana, ha evitato di pronunciarsi sulle responsabilità dei politici e dei comandi della polizia che parteciparono agli eventi.

Tutte noi e tutti noi, per la natura, ripetitività e modalità di arresti, violenze poliziesche, abusi sessuali sulle donne detenute, torture e irregolarità processuali, riteniamo che indubitabilmente ci sono responsabili politici chiaramente identificabili sia per le loro azioni, sia per le loro omissioni, sia per la loro posizione nella catena di comando. Sono lo Stato messicano e gli alti funzionari incaricati delle operazioni i responsabili delle violazioni dei diritti umani a San Salvador Atenco. Queste operazioni ebbero due scopi politici: criminalizzare quello che è un movimento sociale legittimo e disarticolare, decapitare la struttura organizzativa del movimento stesso. Lo Stato ha sbagliato a polarizzare quella che era una piccola questione di soltanto otto venditori di fiori. Il 3 e 4 maggio 2006 lo Stato ha lanciato un’operazione pianificata, deliberata e calcolata per infondere timore e dare una punizione esemplare attraverso la violenza autoritaria al movimento sociale del Fronte dei Popoli in Difesa della Terra e alle organizzazioni che lo affiancavano. La pagina della giustizia per le vittime non è ancora stata scritta. La giustizia è al momento sospesa.

3.Alla radice di questi deprecabili avvenimenti stanno tredici persone detenute con pene che vanno da 31, 67, fino a 112 anni di reclusione in un carcere di massima sicurezza. Sono state tutte condannate con sentenze terribilmente ingiuste per reati che non hanno commesso. Contro di loro si è abbattuto un sistema di giustizia fazioso. Non sono delinquenti, alcuni sono i leaders più esposti del movimento in difesa della terra e altri ancora semplici e umili residenti, compreso qualcuno che non aveva mai partecipato ad alcun movimento sociale. Il modo con cui sono stati arrestati, gli abusi e le violazioni ai dirittti umani di cui sono stati vittime, le irregolarità nei processi e nelle condanne testimoniano che la loro detenzione è priva di fondamento giuridico e legale.

Queste 13 persone sono prigionieri politici. E le strade della giustizia non si possono percorrere finché continuano le violazioni dei diritti umani. Queste violazioni continuano mentre essi sono in carcere. E’ urgente che a livello nazionale come internazionale si pretenda la libertà per i 13 prigionieri politici e per questo abbiamo riunito numerosi attori e attrici, musicisti, giornalisti, scrittori, pittori, accademici, religiosi, difensori dei diritti umani, organizzazioni civili e di solidarietà, i familiari dei detenuti, avvocati difensori e lo stesso Fronte dei Popoli in Difesa della Terra per realizzare il seguente appello:

Appello alla società civile nazionale e internazionale

Invitiamo la società civile nazionale e internazionale, le donne e gli uomini, di tutte le età, di tutte le comunità del paese, di tutti i continenti del mondo, che risiedano nelle campagne o nelle città, di tutte le professioni, arti e mestieri, di qualsiasi orientamento e preferenza sessuale, tutte le persone, famiglie, gruppi, organizzazioni, reti e movimenti indigeni, sindacali, contadini, dei quartieri urbani, femministi, ambientalisti, a tutela dei diritti umani, studenteschi e religiosi che lottano per la libertà e la giustizia, ad aderire alla campagna nazionale e internazionale LIBERTA’ e GIUSTIZIA per ATENCO. La campagna è cominciata il 17 febbraio e la sua prima fase terminerà nei giorni 3, 4 e 5 maggio, nel tentativo di moltiplicare le voci che chiedono:

La LIBERTA’ dei 13 prigionieri politici.
La revoca delle sentenze di condanna.
L’annullamento degli ordini di cattura dei ricercati.
Il più ampio rispetto dei diritti umani per i detenuti e i ricercati.
La punizione dei responsabili morali e materiali della repressione e delle violazioni dei diritti umani.
La condanna e la cessazione della criminalizzazione dei movimenti sociali in Messico.

Questa campagna è un’iniziativa civile e pacifica che intende promuovere la partecipazione nazionale e internazionale di persone famiglie, gruppi, collettivi, organizzazioni, reti e movimenti intorno alla richiesta di libertà per i 13 prigionieri politici di Atenco. E’ un’iniziativa della società civile messicana, promossa da una decina di organismi di salvaguardia dei diritti umani, cittadini, di solidarietà, avvocati difensori e familiari dei 13 prigionieri e dei ricercati per motivi politici, tutti convocati dal Fronte dei Popoli in Difesa della Terra.

La campagna comprenderà diverse iniziative a livello nazionale e internazionale:

Una campagna di messaggi da tutto il paese e da tutto il mondo per i 13 prigionieri politici di Atenco, perché cittadine e cittadini possano esprimere il loro sostegno scritto a ciascuno di loro.
Una campagna informativa nazionale nella quale distribuiremo migliaia di volantini e fascicoli per illustrare alla popolazione la situazione dei 13 carcerati. La campagna nazionale comprenderà una produzione radio e video al fine di utilizzare diversi canali di comunicazione.

Una campagna informativa nei mezzi di comunicazione commerciali e non dove le personalità e le organizzazioni che aderiscono alla campagna chiederanno spazio ai mass-media per spiegare la situazione dei 13 prigionieri politici e invitare i cittadini a partecipare alla campagna.
Tutte le organizzazioni, reti, collettivi, famiglie e persone potranno unirsi ad iniziative civili e pacifiche di comunicazione e protesta chiedendo la LIBERTA’ dei 13 prigionieri politici di Atenco. Un esempio è la conferenza giuridica già organizzata da studenti e professori universitari mercoledì 18 febbraio presso la Facoltà di Diritto della Universidad Nacional Autónoma de México (UNAM) che ha analizzato il caso Atenco, nonché la discussione di giovedì 19, ancora presso l’UNAM, sul movimento sociale rappresentato nel Fronte dei Popoli in Difesa della Terra. La campagna comprenderà dunque molteplici dibattiti, iniziative culturali, appelli, collette, tavole rotonde, documenti, manifesti e dichiarazioni.
Apriremo centri di raccolta per rifornire il presidio di diverse organizzazioni installato da quasi tre anni all’esterno del carcere di Molino de las Flores. La gente potrà donare viveri e altro materiale per appoggiare questa iniziativa.
Alcune delle personalità che appoggiano la campagna visiteranno personalmente le carceri di Altiplano e Molino de las Flores per interloquire direttamente con i prigionieri politici.
Faremo ricorso a diverse associazioni, in special modo quelle che difendono i diritti umani, perché ci incontrino e ci consentano di illustrare la nostra richiesta di liberare i carcerati. Seguiremo e appoggeremo la difesa legale dei 13 carcerati. Promuoveremo il processo di documentazione delle violazioni dei diritti umani. Quando sarà il momento, valuteremo la possibilità di ricorrere presso corti internazionali.
Chiamiamo la società civile nazionale e internazionale a partecipare nelle giornate del terzo anniversario degli avvenimenti di Atenco. Vi invitiamo a mettere in atto iniziative di protesta civile e pacifica nei vostri paesi, comunità e quartieri, nelle vostre scuole e luoghi di lavoro e nei giorni 3, 4 e 5 maggio a mobilitarvi per la libertà dei 13 prigionieri politici di Atenco.Per ciascuna di queste attività saranno preventivamente comunicati modalità e data di realizzazione. La nostra pagina www.atencolibertadyjusticia.com raccoglierà le adesioni di tutte e tutti coloro che desiderino dare un contributo per la libertà e la giustizia. Si potrà inviare a ciascun carcerato un messaggio scritto. Attraverso il sito sarà anche possibile segnalare ogni evento che nel paese e in qualsiasi altra nazione la società civile decida di promuovere.

Infine, va detto che questa iniziativa non può contare su alcun finanziamento. Le attività si svilupperanno con le risorse che tutte e tutti doniamo per coprirne le spese. Abbiamo aperto un conto corrente che riceverà le donazioni unicamente ed esclusivamente per queste spese. Il conto è da considerarsi finalizzato a non sostenere altro che le attività della campagna. Si potrà donare in qualsiasi succursale di BANORTE sul conto 0608878038 intestato a María Antonia Trinidad Ramírez Velázquez per appoggiare -esclusivamente- le spese della campagna nazionale e internazionale LIBERTAD y JUSTICIA para ATENCO.

Comitato Libertad y Justicia para Atenco

Persone partecipanti: Samuel Ruiz García vescovo emeritodella diocesi San Cristóbal de las Casas, Ofelia Medina attrice, Manu Chao musicista, Julieta Egurrola attrice, Carlos Montemayor scrittore, Ana Francis Mor, attrice, Raúl Vera vescovo della diocesi di Saltillo, Coahuila, Francisco Toledo pittore, Diego Luna attore, Roco cantante della banda rock Maldita Vecindad y los hijos del Quinto Patio, Adolfo Gilly accademico, Luis Villoro filosofo, Bruno Bichir attore, Paco Ignacio Taibo II scrittore e giornalista, Daniel Giménez Cacho attore, Miguel Angel Granados Chapa giornalista, Demián Bichir attore, Fray Miguel Concha Malo frate domenicano e direttore del Centro de Derechos Humanos Fray Francisco de Vitoria, Luis Hernández Navarro giornalista, Rubén Albarrán cantante della banda rock Café Tacuba, Jorge Zarate attore, Los de Abajo banda di ska e rock.

Organismi partecipanti: Centro de Derechos Humanos Miguel Agustín Pro Juárez, Centro Nacional de Comunicación Social (CENCOS), Comité Cerezo, Comité Monseñor Romero, Colectivo de abogados Zapatistas (CAZ), Consorcio para el Diálogo Parlamentario y la Equidad A.C., Frente de Pueblos en Defensa de la Tierra (FPDT), La voladora Radio, Mujeres sin miedo, Servicios Legales y Estudios Jurídicos, Servicios y Asesoría para la paz (SERAPAZ).