Ex Colorificio sotto sgombero: la resistenza continua
Sono giorni delicati per una delle esperienze più importanti nate negli ultimi mesi in Italia, l’ex-colorificio di Pisa, ribattezzato Municipio dei Beni Comuni, che da quasi un anno coagula attorno a se donne, uomini, collettivi, organizzazioni sociali ed una intera comunità al lavoro per restituire alla città un posto abbandonato da 20 anni di cui improvvisamente (dopo il recupero) i proprietari sentono l’impellente necessità tanto da aver ottenuto dal tribunale l’ordinanza di sgombero, che potrebbe essere eseguito nei prossimi giorni. Una esperienza che parla di riappropriazione, di costruzione comune di senso, di democrazia partecipata e di bene collettivo come faro della riflessione e dell’azione, appunto, collettive.
Esprimendo vicinanza, appoggio e solidarietà all’esperienza dell’ex colorificio, vi invitiamo a aderire e a diffondere la campagna di comunicazione e solidarietà contro lo sgombero che trovate a questo link: Il giorno dello sgombero io ci sarò… perché condivido un sogno
Al Municipio dei Beni Comuni, a tutte le donne e gli uomini che lo hanno costruito ed attraversato in questi mesi
Stiamo seguendo da giorni e con preoccupazione i vostri aggiornamenti sull’ex colorificio e il rischio sgombero cui è sottoposto da una politica miope e da una legge asimmetrica che garantisce la proprietà privata sopra ogni interesse pubblico e collettivo in barba alla Costituzione, al buon senso e ad ogni sentimento di solidarietà, mutualismo, reciprocità e dimensione collettiva.
Il Municipio dei Beni Comuni, pur essendo una esperienza giovane, è diventato in poco tempo un punto di riferimento per noi tutti, una sperimentazione avanzata delle riflessioni che da tempo portiamo avanti in maniera multiforme nei vari territori di questo paese sempre più incapace di rispondere alle domande delle persone.
Come associazione da sempre vicina alle lotte sociali in difesa dei beni comuni, dei diritti e della democrazia non possiamo che esprimere il nostro incondizionato appoggio e la nostra totale solidarietà al percorso di riappropriazione di spazio pubblico e di agibilità democratica portato avanti a Pisa da tutti coloro che hanno costruito ed attraversato in questi mesi la straordinaria esperienza dell’ex colorificio, consapevoli che è da esperienze come questa che si può e si deve partire per ricostruire tessuto sociale, comunità e, in ultima istanza, un paese più vicino agli ideali di giustizia sociale, inclusione e partecipazione.
Il giorno dello sgombero noi ci saremo, perchè condividiamo con voi un sogno. Il sogno di tante comunità che collettivamente possano tornare a costruire assieme senso comune esercitando riflessione ed azione collettiva.
A Sud
Articolo | Ex Colorificio: dopo la sentenza in difesa del Municipio dei Beni Comuni
[di Giovanna Borrelli / per A Sud] Per il tribunale di Pisa l’Ex Colorificio non è un bene comune. Questo il risultato della sentenza emessa dopo l’ udienza di venerdì 20 settembre. I legali del Municipio dei Beni Comuni hanno dovuto raggiungere di propria iniziativa la Procura per essere messi al corrente della notizia passata attraverso il profilo Twitter di Carlo Junghanns, proprietario dell’edificio.
La delusione arriva subito dopo la buona notizia sulla decisione del Consiglio d’Europa di selezionare l’Ex Colorificio come moderatore in un workshop sulla creazione di incentivi volti a promuovere la condivisione e il riuso delle risorse ambientali, sociali e culturali, in quanto esperienza paradigmatica di buone pratiche. La risposta degli occupanti è stata immediata, con la conferenza stampa tenutasi mercoledì pomeriggio e l’assemblea di giovedì per discutere dei prossimi passi per difendere lo spazio e il senso politico del processo di riqualificazione e riappropriazione sociale.
L’ Ex Colorificio era stato occupato nell’ottobre del 2012. La vicenda dell’Ex Colorificio ha attirato una grande attenzione intorno a sé già da febbraio, quando il proprietario della fabbrica aveva fatto richiesta di sgombero dal sito, dopo vent’anni di totale abbandono dello stabile.
A lanciare l’appello Noi Pratichiamo la Costituzione per impedirne la chiusura sono state personalità come Stefano Rodotà, Ugo Mattei, Salvatore Settis, Maria Rosaria Marella.
In nome dell’art. 42 della Costituzione sulla proprietà privata che ne determina “i limiti allo scopo di assicurarne la funzione sociale e di renderla accessibile a tutti”, numerosi giuristi di fama rivendicano che l’ Ex colorificio rappresenti alla perfezione il caso in cui “un bene, altrimenti abbandonato” viene recuperato “con lo scopo di conservarlo e, soprattutto, di valorizzarlo nell’ interesse di tutta la cittadinanza”. Dopo il rifiuto del presidente Junghanns alla proposta degli occupanti di un comodato d’uso sullo spazio abbandonato, oggi l’invito è rivolto al sindaco Filippeschi affinché intraprenda tutte le iniziative necessarie per l’ acquisizione, anche formale, dell’area al patrimonio comunale e lo destini a fini produttivi e di servizi gestiti dai cittadini volontari.
L’appello e la riflessione intorno ai beni comuni e alla proprietà privata sono stati anche i temi fondamentali affrontati durante Common Properties, l’evento pisano del 20-21-22 settembre organizzato dal Municipio dei Beni Comuni e Progetto Rebedìa. Rappresentanti di movimenti sociali italiani ed internazionali, attivisti impegnati nella sperimentazione di pratiche dal basso, economisti e intellettuali di tutta Europa si sono alternati durante gli incontri per definire insieme nuove forme di produzione in comune.
Poche decine di ore dopo, la notizia del sequestro. Da allora a Pisa è iniziata la resistenza all’assedio, con l’appoggio e la solidarietà di tutti i comitati, i movimenti e le organizzazioni italiane che credono che il bene collettivo vada tutelato al di sopra degli interessi di parte. E per ribadire che quella svolta a Pisa è stata null’altro che un’azione svolta nella legittimità della Costituzione, come ha detto lo stesso Paolo Maddalena, giurista e magistrato che ha ricoperto l’incarico di giudice costituzionale, durante l’incontro di apertura di Common Properties.
Come associazione da sempre vicina alle lotte sociali in difesa dei beni comuni, dei diritti e della democrazia non possiamo che esprimere il nostro incondizionato appoggio e la nostra totale solidarietà al percorso di riappropriazione di spazio pubblico e di agibilità democratica portato avanti a Pisa da tutti coloro che hanno attraversato in questi mesi la straordinaria esperienza del Municipio dei Beni Comuni, consapevoli che è da esperienze come questa che si può e si deve partire per ricostruire tessuto sociale, comunità e, in ultima istanza, un paese più vicino agli ideali di giustizia sociale, inclusione e partecipazione.
Per saperne di più: www.rebeldia.net