Non è solo un fenomeno ecologico: ha profonde implicazioni sociali, economiche e politiche.
Il cambiamento climatico è non fa altro che riprodurre conflitto e acuire le disugugliazne socio-economiche. Il loro impatto negativo riproducono una violazione sistematica dei diritti umani a tutte le latitudini e longitudini del pianeta e colpiscono in modo più violento aree e popolazioni vulnerabili. Da questa riflessione nasce la nozione di giustizia (e ingiustizia) climatica, che ha un forte contenuto rivendicativo e nasce da una prospettiva bottom-up. L’inefficacia degli strumenti di governance climatica e l’inadeguatezza delle politiche climatiche nazionali volte a rispondere all’emergenza hanno portato allo sviluppo di nuovi strumenti di pressione e mobilitazione. Il seminario intende raccontare il percorso che ha portato dalla nascita della nozione politico-filosofica di giustizia climatica alla diffusione delle cause climatiche come strumento di rivendicazione dei diritti umani legati al clima.
Lezione a cura di:
Giornalista e divulgatrice, ha conseguito un dottorato di ricerca in Diritti Umani con un focus su Cambiamento Climatico e Diritti Umani. Direttrice e cofondatrice del CDCA – Centro di Documentazione sui Conflitti Ambientali, ne coordina il gruppo di ricerca promuovendo attività di denuncia e informazione su ambiente, energia, cambiamenti climatici, conflitti ecologici. È attivista e portavoce dell’associazione ecologista A Sud, di cui è membro dal 2007. Dal 2020 è caporedattore di Economiacircolare.com. Autrice di articoli e saggi e curatrice e coautrice di diverse pubblicazioni, collabora con quotidiani, riviste, portali di informazione e stazioni radiotelevisive.