Da Copenhagen a Cochabamba – Conferenza Mondiale dei Popoli su Clima e Diritti della Madre Terra
Per seguire, commentare, accompagnare e partecipare ai lavori del VERTICE di COCHABAMBA
Convocazione
Considerando che il cambio climatico rappresenta una minaccia reale per l’esistenza dell’umanità, degli esseri viventi e della nostra Madre Terra come oggi la conosciamo;
Constatando il grave pericolo che esiste per le isole, le zone costiere, i ghiacciai dell’Himalaya, le Ande e le montagne del mondo, i poli della Terra, le regioni calde come l’Africa, le fonti di acqua, le popolazioni colpite dai disastri naturali crescenti, le piante e gli animali, e gli ecosistemi in generale;
Evidenziando che i più colpiti dal cambio climatico saranno i più poveri del pianeta che vedranno distrutti propri focolari, le proprie fonti di sopravvivenza e saranno obbligati a migrare e a cercare rifugio;
Confermando che il 75 per cento delle emissioni storiche di gas a effetto serra si sono originati nei paesi irrazionalmente industrializzati del nord;
Constatando che il cambio climatico è un prodotto del sistema capitalista;
Deplorando il fallimento della Conferenza di Copenhagen per responsabilità dei paesi chiamati “sviluppati” che non vogliono riconoscere il debito climatico che hanno con i paesi in via di sviluppo, le generazioni future e la Madre Terra;
Affermando che per garantire la piena realizzazione dei diritti umani nel secolo XXI è necessario riconoscere e rispettare i diritti della Madre Terra;
Riaffermando la necessità di lottare per la giustizia climatica:
Riconoscendo la necessità di assumere azioni urgenti per evitare più grandi danni e sofferenze all’umanità e alla Madre Terra, per ristabilire la armonia con la natura;
Sicuri che i popoli del mondo, guidati dai principi di solidarietà, della giustizia e del rispetto per la vita, saranno capaci di salvare l’umanità e la Madre Terra; e Celebrando il Giorno Internazionale della Madre Terra
Il governo dello Stato Plurinazionale della Bolivia convoca i popoli, i movimenti sociali e i difensori della madre terra del mondo, e invita gli scienziati, gli accademici, i giuristi e i governi che vogliono lavorare con la propria gente alla Conferenza Mondiale dei Popoli sul Cambio Climatico e i Diritti della Madre Terra che si realizzerà dal 19 al 22 aprile del 2010 nella città di Cochabamba, Bolivia.
La Conferenza Mondiale dei Popoli sul Cambio Climatico e i Diritti della Madre Terra ha come obiettivi:
1) Analizzare le cause strutturali e sistematiche che provocano il cambio climatico e proporre le misure di fondo che rendono possibile il benessere di tutta l’umanità in armonia con la natura
2) Discutere e definire il progetto della Dichiarazione Universale dei Diritti della Madre Terra
3) Definire le proposte di nuovi impegni per il Protocollo di Kioto e per le decisioni della Convenzione ONU sul Cambio Climatico che guideranno l’iniziativa dei governi impegnati per la vita nei negoziati sul cambio climatico e in tutti gli scenario delle Nazioni Unite, riguardo a:
a) Debito climatico
b) Migranti-rifugiati del cambio climatico
c) Riduzione delle emissioni
d) Adattamento
e) Trasferimento di tecnologia
f) Finanziamento
g) Foreste e cambio climatico
h) Visione condivisa
i) Popoli indigeni e
j) Altro
4) Lavorare nella organizzazione del Referendum Mondiale dei Popoli sul cambio climatico
5) Analizzare e tracciare un piano di azione per avanzare nella costituzione di un Tribunale della Giustizia Climatico
6) Definire le strategie di azioni e mobilitazione in difesa della vita di fronte al Cambio Climatico e per i Diritti della Madre Terra.
Bolivia, 5 gennaio 2010
Evo Morales Ayma
Presidente dello Stato Plurinazionale della Bolivia
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Vivere meglio o «buen vivir»?
Un’etica del sufficiente per tutta la comunità – Secondo l’ideologia dominante, tutto il mondo vuole vivere meglio e godere di una miglior qualità di vita. In maniera generale associa la qualità di vita al Prodotto Interno Lordo di ogni paese. Il PIL rappresenta tutte le ricchezze materiali prodotte da un paese. Quindi, in base a questo criterio,
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Copenaghen: i contadini possono raffreddare il Pianeta e alimentarlo
di Silvia Ribeiro – E’ riunita in questi giorni a Copenaghen – com’è noto – il summit internazionale sul Cambiamento Climatico. L’atmosfera è calda, sia tra le negoziazioni ufficiali, sia nel versante dei movimenti, che per la prima volta giungono con decine di migliaia di rappresentanti nei luoghi delle riunioni ufficiali
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