Riace: l’umanità non si arresta!

Dopo l’arresto di Mimmo Lucano, a distanza di una settimana dalla manifestazione a suo sostegno un nuovo attacco arriva all’ esperienza di accoglienza di Riace.

Con un provvedimento datato 9 ottobre, il Ministro dell’Interno Matteo Salvini, in 21 pagine, smonta pezzo per pezzo il progetto di accoglienza di Riace, assegnando 34 punti di penalità che equivalgono alla revoca dei finanziamenti a tutti i progetti legati all’integrazione dei richiedenti asilo e rifugiati e al trasferimento dei migranti, entro 60 giorni.
L’atto del ministro Salvini non sorprende affatto, anzi si incanala nel solco di azioni politiche razziste e xenofobe che da mesi il governo ha messo in atto a danno di migliaia di vite umane che lasciano paesi in cui alcun diritto umano è garantito: azioni che legittimano la discriminazione, colpevolizzano l’accoglienza, mettono in discussione la libertà di movimento. Pertanto non sorprende troppo che, in tempi “bui” come questi, il sistema di accoglienza di Riace venga spazzato via da un provvedimento di questo governo.

Non sorprende che un esperimento di integrazione ben riuscito, di “ripresa economica” e rinascita del territorio per la Locride e per il Sud venga messo in pericolo dalle politiche xenofobe di questo governo.
Affinché venga ristabilita la priorità umana nei confronti della burocrazia e il progetto Riace continui a vivere, demA ha scritto, sottoscrive e si fa promotore di un appello.

Appello

Il movimento politico “demA” fin da subito è stato a fianco del sindaco di Riace sostenendo il progetto “pilota” di accoglienza perché convinti che la rivoluzione di Domenico Lucano e di tutti gli operatori e i riacesi che ci hanno creduto sono riusciti a portare nel piccolo paese ha una valenza umana enorme non solo per tutta la Calabria ma per tutta l’Italia.

Siamo e saremo con Mimmo Lucano che con la sua esperienza umana e politica ha fatto rinascere un borgo quasi morto dimostrando che l’accoglienza va a beneficio di italiani e migranti. Siamo con tutta la comunità di Riace che rimane un esempio di accoglienza basato sul rispetto della dignità delle persone e troviamo incredibile che in una Regione attraversata da un groviglio di poteri deviati, ‘ndrangheta, collusione e corruzione, il pericolo sociale per la Calabria sia Mimmo Lucano!

Siamo e saremo per un sistema di accoglienza che sfida la deriva razzista e xenofoba del presente, di un esperimento di integrazione ben riuscito di quello che dovrebbe essere – e invece non è – l’accoglienza nel nostro Paese: per tutto questo sosteniamo convintamente un uomo che ha agito e agisce esclusivamente per gli altri e si batte per i diritti degli ultimi.

Siamo per un’esperienza che funziona, basata sull’incontro tra cittadini e migranti e sul mantenimento dei nuclei familiari degli accolti, altro che casermoni e luoghi dove vivono centinaia di persone con l’elevato rischio di lucro per chi gestisce simili strutture.

Siamo e saremo per la difesa delle vite umane, dei diritti inviolabili dell’uomo, per l’accoglienza.

È necessario che il vasto fronte che da Riace a Milano è sceso nelle piazze, nelle strade per dire no alle politiche dell’odio, dell’intolleranza, della paura del diverso scenda di nuovo in campo.
Nelle prossime ore saranno resi noti tutti i dettagli di una grande mobilitazione di resistenza di massa ed iniziative di disubbidienza civile che pongano fine a questa scellerata deportazione di massa.

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