Panama: comunità indigene in ostaggio della polizia
Il Coordinamento Popolare dei Diritti Umani di Panama (Copodehupa) denuncia la situazione degli abitanti del Nonyí nel territorio Naso, Bocas del Toro, che resistono contro la pressione dell’impresa idroelettrica Medellín. Più di cento membri della Polizia Nazionale si trovano stanziati nella zona, con il risultato che il 27 febbraio vari contadini ed indigeni sono rimasti feriti e sono stati arrestati. Secondo quanto dice il Coordinamento “la popolazione ha bloccato pacificamente le vie d’accesso alla comunità per impedire l’entrata di macchinari che avrebbero distrutto i raccolti e le abitazioni”.
La stessa cosa sta avvenendo nel Charco Las Pavas, dove la polizia mantiene praticamente sotto ostaggio la popolazione, con le minacce ed il continuo controllo, impedendole di uscire anche solo per cercare acqua e cibo. Le macchine hanno già distrutto abitazioni e campi.
L’impresa che è dietro queste azioni violente è la ‘AES Panama’ che dirige la costruzione di una centrale idroelettrica, calpestando il diritto degli abitanti alla terra, alle casa e alla sicurezza.
La popolazione è disperata e non trova chi le possa essere di aiuto. Chi farà giustizia nei confronti dei soprusi commessi dalle imprese e dalla Polizia Nazionale, che mettono sistematicamente in pericolo la vita della popolazione tra la quale ci sono bambini, anziani, malati e donne.
Il Copodehupa chiede alle autorità governative, al Ministero della Giustizia ed al direttore della Polizia Nazionale di porre fine immediatamente alle violazioni dei diritti umani che stanno avvenendo a Bocas del Toro contro le popolazioni indigene e contadine della provincia.