Messico: i popoli originari in difesa della selva
Le responsabili sono grandi multinazionali dell’energia provenienti dalla Spagna come l’unione FENOSA, Gamesa, Endesa, Acciona, Eliotec, Preneal e Iberdrola. Nell’Istmo di Tehuantepec sopravvivono i boschi e le foreste tropicali umide più estese e biodiverse del Messico: Chimalapas, Uxpanapa, Mixe baja. In queste foreste si trova tra il 30% e il 40% della biodiversità del pianeta. Nei paraggi si stano costruendo campi eolici che occuperanno 130.000 ettari del territorio per installare 5.000 aerogeneratori. Ogni aerogeneratore occupa più di mezzo ettaro di terra e impiega 150 tonnellate di cemento, colpendo le acque sotterranee e le colture.
Le multinazionali e i governi del Messico dello stato di Oaxaca e del comune di Juchitan hanno promesso che questi campi eolici avrebbero portato investimenti milionari che avrebbero favorito le comunità, ma ciò è falso.
I “comuneros” sono stati ingannati per affittare le loro terre con contratti che durano dai 40 ai 60 anni, non sono stati informati su quali sarebbero stati i benefici ad essi accordati, né sulle restrizioni poi messe in atto dalle multinazionali per l’accesso dei contadini alle loro terre. A molti di loro non state consegnate le copie del contratto, e l’affitto che pagano le compagnie è di soli 150 pesos all’anno, mentre
i guadagni delle multinazionali saranno milionari.
La messa in atto di questi progetti non ha neppure significato un miglioramento delle condizioni di vita o la diminuzione dei costi del servizio elettrico nella regione. Con questo le comunità si domandano “dove sono il progresso e i benefici?” Anche se sono iniziati dei processi legali davanti ai tribunali civili, le comunità vedono che è molto difficile ottenere giustizia dato che la disuguaglianza di potere è molto grande.
Le multinazionali spagnole hanno un enorme potere economico e giuridico. I loro governi le sostengono incondizionatamente attraverso crediti, leggi che favoriscono la loro internazionalizzazione e una copertura diplomatica nel caso in cui possano vedere colpiti i loro interessi economici.
Questa posizione non sta contribuendo a portare ad un miglioramento nella qualità di vita delle comunità dell’Istmo, anzi.
Per questo motivo le comunità hanno diffuso un appello al Governo spagnolo con il quale chiedono di:
1. garantire un impatto positivo di queste imprese sul territorio messicano.
2. non offrire loro nessun tipo di sostegno economico, politico e diplomatico mentre la loro attività continueranno a svilupparsi in un contesto di denunce per violazione dei diritti fondamentali.
3. controllare il compimento delle legislazioni statali da parte delle multinazionali spagnole.
4. elaborare urgentemente, nuove proposte di legge che abbiano come obiettivo mettere un limite alle violazioni dei diritti fondamentali che stanno commettendo oltre i loro confini.
Le richieste qui presentate hanno come oggetto di stabilire i meccanismi per garantire il diritto ad una vita degna e realizzare l’estirpamento della povertà e le sue cause.
Per appoggiare la campagna potete mandare una lettera di protesta firmata che sarà inviata automaticamente alle autorità messicane e spagnole.
Per firmarla visitare la pagina http://www.salvalaselva.org/protestaktion.php?id=354