Bolivia: Gli Indigeni Chiquitanos E Il Progetto El Mutún

Bolivia: Gli Indigeni Chiquitanos e il Progetto El Mutún

L’organizzazione indigena Chiquitana, OICH, all’interno del processo di espansione del megaprogetto metallurgico Mutún (la riserva di ferro più grande della Bolivia) ha presenziato al sopralluogo in sito, per verificare la relazione che ha presentato l’impresa indiana Jindall sulla fase di esplorazione che pretende operare e che come requisito necessita la licenza ambientale rilasciata dal Ministero dello Sviluppo Rurale e dell’Ambiente.
L’ispezione presieduta dal Viciministero della Biodiversità, ha visto la presenza dei membri dell’impresa appaltatrice. In rappresentanza del popolo indigeno Chiquitano ha partecipato Emigio Poiche, segretario della terra e del territorio dell’OICH, il quale ha dichiarato:”Una delle osservazioni che abbiamo fatto durante l’ispezione, è che considerando i diritti degli indigeni riconosciuti dalla legge boliviana, come il regolamento 169 della OIT e la Dichiarazione dei Diritti Indigeni dele Nazioni Unite, è stato leso il diritto alla consultazione”.
 
A quanto dice il segretario della terra e del territorio, “l’organizzazione è stata invitata a partecipare a questa ispezione in maniera molto informale, senza considerare che la OICH è un’organizzazione legalmente istituita e che ha i propri canali comunicativi. Per cui si è chiesto che nelle prossime attività si tenga in conto questo aspetto”.
Adesso il Ministero di Sviluppo Rurale e dell’Ambiente ha quindici giorni per pronunciarsi sul rilascio della licenza ambientale all’impresa. Nel frattempo l’organizzazione chiquitana prevede di realizzare un sopralluogo nelle comunità che si trovano nella zona del Mutún, per informarle sulle attività che si sono svolte per lo sviluppo di questo megaprogetto di sfruttamento minerario. 
“Abbiamo manifestato al governo nazionale che siamo d’accordo con i miglioramenti che si potranno apportare alla regione e al paese con questo progetto. Nello stesso tempo chiediamo che si rispettino i diritti delle comunità indigene che verranno coinvolte e che si prendano in considerazione gli impatti ambientali e sociali che ci saranno”, ha detto Emigio Poiche nel confermare che la comunità continuerà a seguire attentamente i lavori.
 
AINI Santa Cruz – Bolivia