Appello per il ripristino del piano delle aree
Appello per il ripristino del piano delle aree
Oltre 130 realtà sociali (associazioni ambientaliste, organizzazioni nazionali, comitati locali) e più di 120 personalità hanno sottoscritto nelle ultime settimane l’Appello Nazionale per il ripristino del Piano Regionale delle aree.
Anticipando la revisione della Strategia Energetica Nazionale preannunciata dal Ministro Calenda, riteniamo necessario riportare il Piano delle Aree al centro del dibattito e dell’iniziativa politica a livello nazionale.
Di seguito l’appello, le adesioni, la bozza di testo della nostra proposta di modifica della normativa di riferimento e una nota di approfondimento sul Piano delle Aree.
APPELLO
Alla Conferenza dei Presidenti delle Assemblee Legislative delle Regioni e delle Province Autonome
Alla Conferenza dei Presidenti delle Regioni e delle Province Autonome
Oggetto: Proposta di Legge avente ad oggetto il ripristino del Piano delle Aree.
Il responso delle urne del 4 Dicembre è stato netto. Il tempo fin qui trascorso ed i fatti intervenuti all’indomani della consultazione referendaria sono tali da indurci a passare da una prima fase di doverosa riflessione a quella di un’azione responsabile e conseguente.
Di che fatti e riflessioni trattasi?
In primis, dell’insediamento di un nuovo Esecutivo nel cui programma non si colgono elementi di discontinuità rispetto a quello precedente anche con riferimento alle politiche energetiche malgrado, sul piano della governance dell’energia, gli elettori abbiano chiaramente bocciato la proposta di riforma costituzionale, lasciando in capo alle Regioni la potestà legislativa concorrente, in questa come in altre importanti materie.
In seconda battuta, si tratta del procedere senza requie, da parte delle compagnie dell’Oil&Gas, delle azioni finalizzate all’ottenimento di titoli per la ricerca, l’estrazione in mare e su terraferma, il trasporto e lo stoccaggio di gas e petrolio.
Le cronache delle ultime settimane danno ulteriore conferma del fatto che nessuna delle aree del Paese tra quelle indicate nella Strategia Energetica Nazionale 2013 è risparmiata da questa irrefrenabile corsa alle fonti fossili: dal Canale di Sicilia fino alla Val Padana, transitando per la dorsale appenninica – zone terremotate incluse -. Non vi è palmo del territorio della Repubblica che si possa ritenere al riparo dall’insediamento di nuove trivelle o di nuove grandi opere inutili, dispendiose ed impattanti.
Con il voto del 4 Dicembre tuttavia è stato messo un punto fermo: quasi 19 milioni e mezzo di italiane e di italiani si sono espressi chiaramente contro l’estromissione delle comunità locali e delle Regioni dalle decisioni che riguardano i progetti “petroliferi” e le infrastrutture energetiche.
Il Governo, le forze politiche rappresentate in Parlamento e le Regioni, destinatarie e beneficiare dirette di questa rinnovata fiducia, hanno il dovere di tenerne conto e di conformare la loro azione legislativa all’esito referendario, che impone alle Regioni di recitare un ruolo di primo piano nelle scelte di politica energetica del Paese.
Uno degli strumenti di primaria importanza, in questo senso, è il cosiddetto “Piano delle Aree”, inopinatamente abrogato dalla Legge di Stabilità 2016.
E’ bene rammentare che il “Piano delle Aree” era stato introdotto dalla legge di conversione del decreto “Sblocca Italia”, su richiesta dell’ANCI e delle Regioni. Nelle intenzioni dei proponenti e del Legislatore, il “Piano delle Aree” avrebbe dovuto rappresentare un indispensabile strumento di ricerca di un ragionevole punto di equilibrio e di ricomposizione di interessi territoriali ed economici, in cui, oltre a garantire la salvaguardia di legittime prerogative costituzionali, avrebbero dovuto essere messe in gioco le migliori capacità di definizione di criteri scientifici e di procedure metodologiche con valore “erga omnes”, garantendo al contempo i necessari processi di coinvolgimento e partecipazione democratica, come sanciti dalla Convenzione di Aahrus.
Lo strumento fu poi abrogato, come detto, in sede di approvazione della Legge di Stabilità 2016, malgrado l’opposizione delle Regioni promotrici del Referendum No Triv che avrebbero invece voluto mantenerlo e rafforzarlo, estendendone la sfera di applicazione anche alle aree marine poste entro le 12 miglia dalle linee di costa.
La questione fu al centro di uno dei sei quesiti referendari No Triv su cui non fu possibile votare a causa della soppressione del Piano ed anche oggetto di un acceso dibattito alla Camera e di uno specifico emendamento alla Legge di Stabilità 2016, che, posto ai voti, non fu accolto tuttavia dall’Aula.
I sottoscrittori della presente tornano a porre la questione alle Conferenza dei Presidenti delle Assemblee Legislative Regionali ed alla Conferenza dei Presidenti delle Regioni in quanto rappresentative della volontà a suo tempo espressa dalle Regioni referendarie che vollero fortemente quel Piano e che tentarono di preservarlo.
Quanto sopra assume ancor più rilevanza all’indomani del Referendum sulla revisione costituzionale: la reintroduzione del Piano delle Aree e, quindi, la necessità di far partecipare attivamente le Regioni alla redazione dello strumento, non è solo atto politicamente ma anche costituzionalmente dovuto in quanto la materia “governo del territorio” è rimasta di competenza concorrente, unitamente a quella energetica.
Nel merito della questione energetica, inoltre, alla luce dell’urgente necessità di una radicale revisione della politica energetica nazionale ed europea in applicazione degli accordi della Cop 21 di Parigi, non è accettabile che gli obiettivi della Strategia Energetica Nazionale 2013 restino invariati!
Occorre avviare da subito in tal senso la revisione della normativa riguardante l’acquisizione dei titoli minerari, la ricerca, l’estrazione a fini produttivi, lo stoccaggio ed il trasporto di gas e di petrolio.
Non è ulteriormente rinviabile il fatto che il Paese si doti di uno strumento di pianificazione in grado di identificare quali aree del territorio e del mare debbano essere definitivamente e stabilmente sottratte alla disponibilità delle compagnie petrolifere.
Nella prospettiva di un rinnovato ed autentico regionalismo, le Assemblee Elettive Regionali ben potrebbero e dovrebbero, dunque, farsi motore, mediante apposita proposta legislativa da approvarsi all’unanimità, di un’innovazione normativa finalizzata al ripristino ed al potenziamento dello strumento del “Piano delle Aree”.
Questo è quanto i firmatari del presente documento auspicano possa accadere in tempi ragionevolmente brevi, in un clima di confronto sereno e costruttivo e ricercando la più ampia condivisione possibile.
Quale contributo alla discussione ed al lavoro delle Assemblee, si allegano alla presente la bozza del testo di proposta di legge ed una nota di approfondimento sul Piano delle Aree.
Roma, 13 febbraio 2017
Allegati
n.° 1) Bozza del testo della proposta di modifica all’art. 38 d.l. 12 settembre 2014, n. 133, convertito, con modificazioni, dalla legge 11 novembre 2014, n. 164
n.° 2) Nota di approfondimento sul Piano delle Aree
Allegato n.° 1
Bozza del testo della proposta di modifica all’art. 38 d.l. 12 settembre 2014, n. 133, convertito, con modificazioni, dalla legge 11 novembre 2014, n. 164 e modificato dalla legge 28 dicembre 2015, n. 208.
All’articolo 38 aggiungere il seguente comma:
comma 1-bis: “La Conferenza Stato Regioni, su proposta del Ministero dello Sviluppo Economico sentito il Ministero dell’Ambiente, predispone un piano delle aree in cui sono consentite le attività di cui al comma 1. Il piano di cui al primo periodo è adottato con decreto del Ministro dello sviluppo economico, sentito il Ministro dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare”.
Allegato n.° 2
Nota di approfondimento sul Piano delle Aree:
Focus sul piano delle aree da sottrarre alle attività oil & gas
Focus sintetico: Il piano delle aree
Adesioni organizzazioni
Altra Europa con Tsipras Roma
No Eolico Selvaggio – Bisaccia – Av
“Un’Altra Storia” Varese
Abap – Associazione Biologi Ambientalisti Pugliesi
Associazione “Abruzzo Beni Comuni”
Agriturismo Valle dei Cavalli Atella
Altra Emilia Romagna
Altra Europa con Tsipras
Associazione “AmicoAlbero”
ANCI Sicilia
Arci Lamezia Terme – Cz
Arci Rionero in Vulture “Aviga Njiga”
Assemblea Permanente Prima Le Persone
Associazione Culturale Solidarietà Civile Basilicata
Associazione “Green Italia”
Associazione “La Quinta Porta” – Potenza
Associazione “Sì alle Rinnovabili No al Nucleare”
Associazione “L’Altra Taranto”
Associazione A SUD Onlus
Associazione Città Plurale – Matera
Associazione Culturale “Sciami” – Noto
Associazione Culturale Chaikhana – Roseto degli Abruzzi – Te
Associazione Culturale “Sisma” – Barile – Pz
Associazione di Promozione Sociale e Tutela Ambientale “Cosa Nostra” – Curinga – CZ
Associazione Energiafelice
Associazione “Il Riccio” – Castrovillari – Cs
Associazione italiana Esposti Amianto Onlus sezione Val Basento
Associazione L’Altra Liguria
Associazione La Vespa
Associazione Mira 2030
Associazione Nazionale GRE – Gruppi Ricerca Ecologica – Palermo
Associazione Nazionale Liberacittadinanza
Associazione Netleft
Associazione Pnesieri Liberi Pollino- Castrovillari-Lungro – Cs
Associazione Sacco e Vanzetti – Torremaggiore – Fg
Associazione Traditional Kungfu – Tito – Potenza
Associazione UNMUROCONTROILPETROLIO – Muro Lucano – PZ
Associazione Volontari per la protezione civile “Astra”
Associazione Liberiamo la Basilicata
AWMR – Associazione donne della regione mediterranea – Lecce
Azione Civile
Azione Civile SIcilia
Basilicata Possibile
Centro d’Arte e Cultura Delta di Potenza
Centro studi ed iniziative Associazione Rosso-Verde – Palermo
Circolo Arci Mediterraneo – Lamezia Terme – Cz
Cobas Scuola Potenza
Comitati Cittadini per l’Ambiente di Sulmona
Comitato Boscotrecase – Picerno – Pz
Comitato Democrazia Partecipazione – Bordolano – Cr
Comitato di Difesa della Salute & Ambiente Molise
Comitato Diritto alla Salute – Lavello – Pz
Comitato No al Petrolio nel Vallo di Diano – Sa
Comitato No Gasaran – Sergnano – Cr
Comitato No Petrolio, Sì Energie Rinnovabili – Puglia
Comitato No Triv Brindisi di Montagna – Pz
Comitato No Triv Catania
Comitato Opzione Zero
Comitato per il No al Referendum Costituzionale – Monopoli – Ba
Comitato per l’Art. 32, sanità e sociale del Polesine
Comitato Pugliese Acqua Bene Comune
Comitato romano per il No alla Costituzione
Comitato Terra di Bari per il No al Referendum
Comitato Tutela Ambientale e Sviluppo del Territorio del Marmo-Platano” – Pz
Confederazione Cobas
Coordinamento Acqua Pubblica di Basilicata
Coordinamento Comitati Ambientalisti Lombardia
Coordinamento Democrazia Costituzionale di Napoli
Coordinamento Irpino No Triv
Coordinamento Nazionale No Triv
Coordinamento No Rigass Calabria
Coordinamento No Triv Basilicata
Coordinamento No Triv Ibleo
Coordinamento No Triv Sicilia Sud Orientale
Coordinamento No Triv Terra di Bari
Coordinamento Provinciale USB Basilicata
CoReRi Campania
Democrazia Costituzionale Portici – Na
Ecoistituto del Veneto Alex Langer
Ehpa
Fiom – Federazione Impiegati Operai Metallurgici – Cgil
Fondazione Capta – Vicenza
Forum delle Associazioni Vibonesi – Vibo Valentia
Forum Siciliano dei Movimenti per l’Acqua ed i Beni Comuni
Forum Italiano dei Movimenti per l’Acqua
GAS Monopoli, Gruppo di Acquisto Solidale
“GreenItalia”, Comitato Scientifico “Possibile”
Gruppo “Rottama Italia” – Ravenna
Gruppo FuoriTempo – Pesaro Urbino
Istituto EcoAmbientale
Istituto Siciliano Studi Politici ed EConomici – Palermo
Italia Nostra Abruzzo
Laboratorio per Viggiano
Libera Basilicata – Presidio della Val d’Agri
M.O. Unione Mediterranea
Meridionalisti Democratici di Calabria
Movimento dei Consumatori – Ve
No Triv Baragiano – Pz
No Triv Belìce
No Triv Brindizi Montagna – Pz
No Triv Foggia
No Triv Grassano – Pz
No Triv Vulture – Pz
NoScorie International – Scanzano Jonio – Mt
No Trivellazioni Petrolifere in Irpinia
No Trivelle nel Piceno – Marche
Officine Culturali Roma Nord Ovest
Osservatorio Popolare per la Val d’Agri
Partito Comunista Italiano – Comitato Regionale della Puglia
Partito della Rifondazione Comunista
Partito della Rifondazione Comunista – Basilicata
Partito della Rifondazione Comunista – Federazione Provinciale di Teramo
Partito Comunista Italiano
Partito Comunista Italiano – Comitato Regionale della Basilicata
Possibile
R.a.s.p.a. – Trebisacce – Cs
Rete Commons, rete dei comitati contro la discarica di Chiaiano e contro il biocidio in Campania
Rete per la Costituzione
Rinascita per Cinquefrondi – Cinquefrondi – Rc
Rivista “Valori” Basilicata
Rumore Collettivo
Salviamo il Paesaggio Casalasco, Cremonese, Cremasco
ScanZiamo le Scorie
Sel-Sinistra Italiana – Circolo di Rionero in Vulture – Pz
Solidarietà e Partecipazione Castrovillari – Castrovillari – Cs
Sos Mediterraneo
Archeo Speleo Club – Muro Lucano – Pz
Sunia Regionale della Sicilia
Tavolo Tecnco di Tutela Ambientale Piana di Gioia Tauro
Terra Nuova Edizioni
UDU Palermo
Usb Basilicata
VeneziAmbiente
WWF Basilicata ed Aree Interne
Zero Waste Italia
Adesioni singoli
Amelio Anzeliero – Coordinatore Acqua Bene Comune Brenta Alta Padovana
Alberto Lucarelli – Professore Ordinario di Diritto Costituzionale Università di Napoli Federico II
Alberto Sartori – Circolo Legambiente Legnago e Coordinatore per la Bassa Veronese del Forum Nazionale “Salviamo il Paesaggio, Difendiamo i Territori”
Alessandro Fundone – Ex Sindacalista
Alessandro Pertosa – Filosofo
Alfiero Grandi – Politico e Sindacalista
Alfonso Pecoraro Scanio – Politico Ambientalista
Alfredo Ernesto Di Noia – Commercialista e Cultore della Materia in Economia e Tecnologia delle Risorse Energetiche – Dipartimento di Economia, Università di Foggia
Andrea Cardillicchio – Consigliere Comunale della Città di Rionero in Vulture
Andrea Pertici – Professore ordinario di diritto costituzionale nell’Università di Pisa e Avvocato
Anna Donati – Esperta di tutela del territorio e mobilità sostenibile e Presidente onorario di CoMoDo
Annalisa Corrado – Ingegnere Meccanico e Co-Portvaoce Green Italia
Antonella Leto – Restauratrice ed attivista Movimenti per l’Acqua ed i Beni Comuni
Artuto Scotto – Presidente Gruppo Parlamentare Sinistra Italiana Camera Deputati
Barbara Spinelli – Europarlamentare
Carmine Maturo – Giornalista Pubblicista – Green Italia Campania
Chiara Crupi – Attrice di teatro
Davide Sabbadin – OGM, Agricoltura Sostenibile, Green Economy, Open Source – Green Italia
Domenico Gallo – Magistratto e Giudice prosso la Corte di Cassazione
Edoardo Castellucci – Architetto e Responsabile Nazionale Ambiente e Territorio Partito Comunista Italiano
Edoardo Gandini – Active member at European Enforcement Network of Animal Welfare Lawyers and Animal Welfare Commissioners
Eleonora Bechis – Deputata Alternativa Libera
Eleonora Forenza – Parlamentare Europea Gue
Enzo Alliegro – Professore Associato Discipline Demoetnoantropologiche Dipartimento Scienze Sociali ‘Università degli Studi di Napoli Federico II
Enzo Di Salvatore – Professore Diritto Costituzionale Università Studi Teramo
Fausto Tenti – Segretario Provinciale Arezzo Rifondazione comunista
Francesca Sanna – Dottoranda di ricerca Università di Torino
Franco Medici – Professore Associato Scienza e Tecnologia dei Materiali Università degli Studi di Roma “La Sapienza”
Franco Ortolani – Professore Ordinario Geologia Università degli Studi Napoli Federico II
Gianni Melilla – Deputato Sinistra Italiana-Sel
Giorgio Cremaschi – Sindacalista e Promotore Eurostop
Giovanni Russo Spena – Politico ed accademico
Giuseppe (detto Pippo) Civati – Parlamentare e Segretario Nazionale di “Possibile”
Guido Viale – Filosofo
Loredana Cannata – Attrice e attivista
Loredana De Petris – Senatrice Presidente Gruppo Misto – Sinistra Italiana – Sinistra Ecologia Libertà – Senato della Repubblica
Luca Mercalli – Meteorologo, divulgatore scientifico e climatologo
Luigi De Magistris – Sindaco di Napoli ed ex magistrato
Marco Baldassarre – Deputato Alternativa Libera
Marco Palermo – Segretario Provinciale Teramo Rifondazione comunista
Maria Paola Patuelli – Gruppo Rottama Italia Ravenna
Maria Ricciardi Giannoni – Presidente “Libera Cittadinanza”
Marica Di Pierri – Attivista e giornalista
Mario Agostinelli – Presidente Associazione EnergiaFelice
Massimo Artini – Deputato Alternativa Libera
Matteo Marolla – Medico Specialista in in Scienza dell’Alimentazione ind. Dietologico e Dietoterapico
Maurizio Acerbo – Membro Segreteria Nazionale del Partito della Rifondazione Comunista-Se
Mauro Coltorti – Professore Ordinario di Geomorfologia e Geomorfologia Applicata – Università di Siena
Monica Frassoni – Presidente del Partito Verde europeo
Nicola Fiorita – Professore Facoltà di Scienze Politiche Università della Calabria
Oliviero Alotto – Presidente Associazione Terra del Fuoco, Co-Portavoce Greenitalia
Paolo Maddalena – Giurista e magistrato
Pietro Gargiulo – Professore Associato di Diritto Internazionale presso l’Università degli Studi di Teramo
Pino Romeo – Urbanista
Raffaele Niro – Poeta e scrittore
Rita Fortunato – Ex docente materie letterarie
Roberta Radich – Sociologa, psicologa e psicoterapeuta
Rosalind Innes – Attivista e Lettore Università degli Studi della Basilicata
Salvatore Secchi – Azione Civile Catania
Salvatore Summa – Presidente Associazione Briganti d’Italia
Samuele Segoni – Deputato Alternativa Libera
Sandra Cangemi – Milano – Giornalista
Tancredi Turco – Deputato Alternativa Libera
Teresa Tacchella – Giornalista
Tommaso Di Febo – Membro Esecutivo Sinistra Italiana Regione Abruzzo
Tommaso Rosa – Segretario Regionale PCI Basilicata
Tonino Innocenti – Cub Basilicata
Valentina Dovigo – Consigliere Comunale di Vicenza
Vincenzo Pietrantonio – Professore a contratto Università degli studi di Padova Scuola di Medicina
Alma Rivola – Massa Lombarda – Ravenna
Angela Mignogna – Taranto – Insegnante in pensione
Antonia Romano – Trento – Attivista
Antonio Apuzzo
Antonio Ribaudo – Azione Civile – Catania
Beatrice Ippolito – Venezia – Attivista Bassa Veronese del Forum Nazionale “Salviamo il Paesaggio, Difendiamo i Territori”
Camilla Nigro – Attivista Viggiano
Carmela La Padula – Attivista
Cristina Quintavalla
Daniela Costanzo – Docente Catania
Domenico De Stradis
Eliana Orrù
Elisa Marini – Insegnante
Enrico Gagliano – Attivista Giulianova
Federico Cuscito – Attivista Bari
Francesco Di Cataldo
Francesco Masi – Attivista Baragiano (PZ)
Franco Rinaldin – Pensionato Venezia
Gaetano De Simone
Gianluca Coeli – Docente Roma
Giorgio Sarto
Giuseppe Sunseri – Palermo
Giuseppe Di Bello – Tenente Polizia Provinciale Potenza ed attivistta
Irene Mazza
Ivano Morini
Katarzyna Dobrowolska – Traduttrice
Leda Santosuosso – Impiegata e Attivista
Luciano De Angelis – Imprenditore
Luisa Marchini
Mara Bianca
Maria Elena Lacquaniti – Civitavecchia
Maria Grazia De Michele
Maria Grazia Magris – Pensionata Sarmede (TV)
Maria Luisa Paroni – Sabbioneta (MN)
Mariano Lizzandro – Psicoterapeuta Baragiano (PZ)
Maria, Rosa, Consuelo Spera
Marinella Chieppa – Docente Bologna
Marinella Isacco – Ravenna
Michele Pavone
Paolo Cerrone
Paolo Peruch
Pino Mele
Roberto Mamone
Rosella Cerra – Docente e Attivista
Rosanna Rizzi – Architetto e docente
Salvatore Bullara – Docente
Soccorsa Chiarappa
Teri Volini – Potenza
Tizana Medici – Attivista
Vincenzo Ritunnano – Agronomo per l’agricoltura biologica Grassano (Pz)
Vito Gazzi – San Severo (FG)
Vito Gerardo Russo
Vito Massari – Bari