Acea: insieme per lo spreco

“Sensibilizzare i cittadini al corretto e consapevole utilizzo della risorsa idrica”: un proposito all’apparenza nobile, quello dichiarato da Acea nella sua nuova campagna “Insieme per l’acqua”.

Lanciata lo scorso 6 luglio, l’iniziativa fornisce qualche sempreverde consiglio per il risparmio idrico (chiudere il rubinetto, riciclare l’acqua di cottura…) e soprattutto mira a informare il pubblico sull’impegno assunto dalla multiutility romana per la preservazione della preziosa risorsa.

Questo quindi il vero scopo della campagna: pubblicizzare le azioni intraprese nell’ultimo anno, arrivando a ergersi persino a “custode dell’acqua” attraverso i propri dipendenti!

Eppure di custode dell’acqua l’ACEA ha ben poco: nel solo 2017, sono ammontate a ben 286,7 milioni di metri cubi le perdite nella rete idrica di Roma e provincia, pari al 45,5% di tutta l’acqua prelevata. Il dato proviene dal bilancio di sostenibilità della società stessa, che però sottolinea anche che le perdite sono state ridotte di ben il 3,4% rispetto all’anno precedente. Ancora maggiore la contrazione degli sprechi nella rete storica di Roma: “solo” 41,3% le perdite del 2017, rispetto al 45% dell’anno precedente. Un dato che Acea sbandiera come un risultato “straordinario”, dovuto agli interventi di ricerca e riparazione perdite.

Eppure, questo dato non sembra tanto straordinario se confrontato con gli anni precedenti. Se nel 2016 c’è stato infatti un picco delle perdite nella rete di Roma, nel 2015 queste ammontavano al 42%, appena lo 0,7% in più rispetto a quelle del 2017. Nel 2014 erano “circa il 40%”, quindi inferiori.

Mancano dati comparabili per gli anni precedenti, perché sono stati cambiati i parametri per il conteggio delle perdite. Si può comunque concludere che, piuttosto che gridare vittoria per il ritorno nel 2017 a livelli di perdite simili a quelli degli anni precedenti, bisognerebbe interrogarsi sui motivi dietro il picco del 2016, e soprattutto lavorare per tagliare drasticamente gli sprechi. A prescindere dai dati relativi delle singole annualità infatti, un livello di perdite intorno al 40% equivale comunque a quasi la metà di tutta l’acqua immessa in rete, uno spreco che non possiamo permetterci soprattutto per l’attuale incertezza climatica e per la siccità che anno dopo anno colpisce in modo sempre più grave il nostro Paese.

 

Per approfondire:

Coordinamento Romano Acqua Pubblica

Forum Italiano dei Movimenti per l’Acqua

Iscriviti alla nostra newsletter!